Renzi e l’sms contro governo Conte: “Mi spiace ma era per un amico”

“Su 92mila pagine di captazioni volete non trovare una scortesia o parolaccia? Per esempio, dico che devo tornare di corsa per votare contro la fiducia al primo governo Conte, definendolo ‘un governo di m….’. Chiaramente uso un linguaggio colloquiale ed estremizzo perché sto mandando un sms rapidamente ad un amico. Penso a tutti capiti di usare un linguaggio più colorito in privato con gli amici”. Così Matteo Renzi nella enews. 

“Sicuramente sono stato maleducato e mi spiace, ma che non mi piacesse quel governo e che pensassi ogni male di un governo populista e sovranista penso non sia una sorpresa per nessuno. Sono le stesse notizie da anni, gli sms anche privati di parlamentari in carica, le fatture professionali sulle quali ci sarebbe un segreto bancario che vale per tutti tranne che per me, la corrispondenza coperta da divieto costituzionale di acquisizione, che viene allegramente rimbalzata di redazione in redazione”, afferma. 

“Se un indagato vuole ottenere i documenti deve pagare (io ho speso 4.100 euro solo per avere il diritto di sapere di che cosa mi accusano. 4.100 euro. E va bene, posso permettermelo. Ma chi non ha soldi come si difende?)”, conclude. 

(Adnkronos)