(Adnkronos) –
Rafa Nadal re di Parigi per la 14esima volta. Il 36enne spagnolo trionfa al Roland Garros 2022 e scrive un’altra pagina della sua storia strepitosa. Il mancino di Manacor conquista il 14esimo titolo sulla terra rossa parigina, il 22esimo Slam e il 92esimo torneo in assoluto. Nadal demolisce il norvegese Casper Ruud sul ‘suo’ campo, il Centrale del Roland Garros che lo ha consacrato nel 2005 – con il primo successo – e che è diventato il palcoscenico abituale per l’iberico. Accanto ai 14 trionfi parigini, nel palmares stracolmo spiccano 2 edizioni di Wimbledon, 4 dell’US Open e 2 dell’Australian Open.
A fare da cornice, anche 11 titoli vinti in doppio. In totale, Nadal ha vinto 1052 match in singolare, incassando 212 sconfitte in una carriera ventennale. I premi, tra singolare e doppio, sfiorano i 130 milioni di dollari (128,3 al momento). Al di là dei numeri impressionanti, l’impronta che Nadal si appresta a lasciare è assolutamente indelebile. Un talento atletico senza pari, una macchina da tennis capace di spazzare via i rivali sulla terra rossa – la superficie ampiamente preferita – e di adattarsi con estremo successo anche all’erba, al cemento, alle varie gradazioni di sintetico.
Il tennis fatto di potenza e rotazioni estreme si è evoluto ed arricchito, diventando via via efficace e vincente ovunque, anche sui campi che avrebbero dovuto premiare caratteristiche diverse rispetto a quelle del mancino spagnolo. Le ultime stagioni, complice una carta d’identità non più verdissima, sono state caratterizzate da problemi fisici e acciacchi. La selezione degli impegni e dei tornei è diventata un obbligo. Il Nadal della maturità, dopo un 2021 tra luci e ombre, si è ripreso il centro del palcoscenico nel 2022 con un ‘tour’ di livello assoluto: prima l’Australian Open e poi, ovviamente, il ‘suo’ Roland Garros, magari per chiudere in bellezza.