(Adnkronos) –
Il super missile di Vladimir Putin fa flop, un’altra volta. La Russia ha effettuato un nuovo test per il missile intercontinentale RS-28 Sarmat e anche questo collaudo, il quarto, si è trasformato in un fallimento. Il test è stato effettuato sabato 21 settembre nel Cosmodromo di Plesetsk, nel nordovest della Russia: secondo gli elementi raccolti da analisti e esperti, il Sarmat è esploso nel silo di lancio creando un enorme cratere sul terreno e provocando danni significativi al sito.
Media ucraini e statunitensi, compreso Newsweek, evidenziano le informazioni fornite da un profilo su X (@MeNMyRC), il primo a riferire dell’incidente. “Secondo quanto risulta, il test del Sarmat è stato un fallimento totale. Il missile è esploso nel sito lasciando un cratere notevole e distruggendo il sito del test”, si legge nel post a cui sono abbinate immagini satellitari fornite da Planet Labs.
Le ipotesi fanno riferimento ad un’esplosione durante le operazioni di rifornimento e non durante il lancio vero e proprio. Nei post si osserva l’assenza di aerei ‘Cobra Ball’ della Nato durante l’evento. Tali velivoli sono attivi per monitorare lanci di missili e test come quello programmato dalla Russia. L’assenza del ‘Cobra Ball’ tenderebbe ad avvalorare la tesi di un lancio totalmente abortito.
Il Sarmat ha debuttato nell’aprile 2022 con il primo test, effettuato sempre a Plesetsk. Nell’occasione, Putin ha affermato che i nemici della Russia avrebbero “riflettuto due volte” prima di intraprendere azioni. “Questa arma davvero unica costringerà tutti coloro che stanno cercando di minacciare il nostro Paese, nel fervore di una retorica frenetica e aggressiva, a pensarci due volte”, le parole del presidente russo. Da allora, però, il programma si è arenato.
Un anno fa il ministero della Difesa ha annunciato che il missile sarebbe stato dispiegato per operazioni combattimento “nel prossimo futuro” e avrebbe debuttato nella guerra in corso con l’Ucraina. I missili sono prodotti dalla Krasmash, compagnia industriale militare, sussidiaria delll’agenzia spaziale di stato Roscomos. All’epoca, nell’autunno 2023, Putin assicurava che erano stati completati i test per il missili balistico intercontinentale Sarmat: per la fumata bianca mancavano solo procedure burocratiche. Evidentemente, la situazione è nettamente diversa.
I Sarmat dovrebbero essere in grado di trasportare 10 o più testate nucleari, come ha reso noto in passato l’agenzia spaziale Roscosmos. Il sistema basato in silos è in grado di essere armato con testate nucleari multiple. Nei programmi della Russia dovrebbe sostituire gli R-36M2 Voyevoda, dispiegato dal 1988.