Salario minimo, Tridico: “Con soglia 9 euro lordi pensioni più alte del 10%”

(Adnkronos) – “Fissare una soglia ipotetica di salario minimo a 9 euro lordi porterebbe il rateo pensionistico di ognuno al 10% più alto. Ma non si pensi che si tratti di una pensione alta perché un salario minimo di 9 euro per 30 anni vuol dire andare in pensione con 750 euro, che non è una pensione alta. Si dovrebbe lavorare 40 anni per avere una pensione sopra i 1000 euro che, con 9 euro lordi, vuol dire 1200 euro netti scarsi al mese. Quindi la vera chiave di volta che può portare a pensioni più alte è solo il lavoro di qualità”. Così il presidente Inps, Pasquale Tridico, nel corso della presentazione del libro scritto con il giornalista Enrico Marro, ‘Il lavoro di oggi, la pensione di domani’. 

LAVORO – “Il nostro Paese – sottolinea – produce troppi pochi posti lavoro, e questo non è un problema di rigidità, o di ragazzi che non hanno voglia di lavorare, né un problema di sussidi che fanno stare sul divano. Sarebbe troppo miope: è una considerazione buona per i talk show ma se noi guardiamo i tassi di occupazione nel nostro Paese sono da 30 anni fermi a 23 milioni di persone, da 30 anni pari al 59%. Non possiamo pensare che basti fare una riforma, che basti flessibilizzare il mercato e togliere lacci e lacciuoli per permettere ai lavoratori di trovare posto. Servono investimenti, non la flessibilità”.  

“La domanda deve essere espressa da più investimenti: se non crescono le vacancy non si possono trovare posti di lavoro solo togliendo i sussidi”, aggiunge. Anche la flessibilità “è dannosa e ha causato precarietà, ha causato che i nostri giovani partissero, ha causato che diventassero futuri poveri pensionati perché se il lavoro diventa precario per 20 anni poi ti devi inventare la pensione di garanzia, frutto appunto di una flessibilità spuria, non necessaria”. Per questo, sottolinea Tridico, “serve ripartire dal nuovo welfare con strumenti universali che stiamo realizzando ma dobbiamo capire anche che c’è bisogno di lavoro di qualità”. 

REDDITO DI CITTADINANZA – Il presidente dell’Inps rivendica poi i risultati a contorno del reddito di cittadinanza fortemente ridimensionato dal governo Meloni. “Durante la sperimentazione del reddito di cittadinanza il lavoro nero è diminuito da 3,4 mln a 3,2 mln di persone così come è calata anche l’evasione da 130 mld a 100 mld di euro. Certo ci sono state della criticità sulle politiche attive, la presa in carico, i Cpi, l’Anpal, il lavoro fatto attorno ad esso, non lo strumento. Quindi lo sforzo che il Paese deve fare – rimarca – è sulle politiche attive per accrescere la domanda di lavoro”. Non solo. “Serve intervenire soprattutto al Sud dove donne e giovani hanno tassi di occupazione da Paese in via di sviluppo e sul lavoro nero che sebbene diminuito, resta a 3 mln di persone” conclude Tridico. 

(Adnkronos)