(Adnkronos) – Progettare la sostenibilità, celebrare la bellezza. E’ questo il motto scelto dal Salone del Mobile per l’edizione 2022 che dal 7 al 12 giugno prossimi taglierà il traguardo delle 60 edizioni della kermesse dedicata all’arredo riflettendo l’impegno verso la transizione ecologica del comparto. In calendario presso Fiera Milano Rho, il Salone sarà anche un’occasione per celebrare i suoi valori chiave: qualità, innovazione, bellezza e, oggi più che mai, sostenibilità. L’obiettivo è ambizioso: dimostrare che dopo due anni di pandemia e in uno scenario globale incerto è possibile e necessario tornare a realizzare grandi eventi internazionali in presenza, fondendo criteri di sostenibilità e attenzione ambientale con la produzione d’arredo.
“Da sempre – sottolinea Maria Porro, presidente del Salone del Mobile – il Salone è catalizzatore di creatività ed energie. È generatore di bellezza, inclusione, nuove opportunità. Siamo sempre stati un luogo di dialogo e costruzione, a Milano come nelle edizioni di Shanghai e di Mosca. Oggi, sconvolti come tutti per la guerra in Ucraina, crediamo ancor di più nel valore del nostro essere crocevia di culture e stili aperto al mondo. Ecco perché siamo impegnati per rimettere al centro il lavoro delle aziende espositrici. La Manifestazione si fa ‘foglio bianco a disposizione di tutti i suoi protagonisti – imprese, brand, designer – per progettare la propria identità, valorizzare i propri contenuti, raccontare le proprie storie. Un punto di riferimento per l’intera design community. Non possiamo fermarci, ma abbiamo anzi il dovere di accelerare verso soluzioni progettuali, produttive e distributive il più possibile sostenibili; oggi più che mai serve un approccio etico al design”.
Al Salone, vedremo tante aziende impegnate nel realizzare arredi ponendosi come obiettivo il benessere dell’ambiente e delle persone. “Il Salone – prosegue Porro – sostiene la necessità di una transizione ecologica reale e immediata: proprio per questo ha deciso di essere acceleratore di percorsi etici e virtuosi investendo in un grande progetto curato dall’architetto Mario Cucinella. Aziende e creativi, infatti, potranno toccare con mano materiali alternativi già industrializzati, lasciarsi ispirare dalla visione di aree urbane quali possibili “miniere” di materie prime, riflettere sulla funzione della casa come cellula di un organismo più complesso: la città” conclude il presidente, aggiungendo: “La sostenibilità della manifestazione è la leva competitiva, su cui vogliamo puntare con onestà, impegno e trasparenza”.
Il Salone del Mobile ha varato e diffuso una serie di linee guida che aiutino gli espositori e chi progetta e costruisce gli stand a seguire basilari criteri di sostenibilità. Si suggerisce loro di prediligere l’uso di materiali riutilizzabili (come il legno), di recupero (upcycling), a basso impatto ambientale o certificati Fsc e Pefc; di considerare la sostenibilità logistica delle fonti di approvvigionamento dei materiali stessi; di adottare, nella realizzazione degli allestimenti, prodotti e attrezzature ambientalmente sicuri; di evitare gli sprechi di materiali, energia elettrica e acqua; di fare in modo che ‘adattabilità’ e ‘disassemblabilità per il riutilizzo’ siano i principi cardine nella scelta delle componenti che costituiranno il progetto, avendo già in mente dove e in che modo potranno venire riutilizzate o smaltite. Il Salone si impegna a seguire le medesime raccomandazioni nella realizzazione degli spazi comuni in fiera.
Così facendo, la 60a edizione del Salone del Mobile.Milano farà da palcoscenico ai progressi fatti da creativi, designer, brand e aziende su questo tema e, coinvolgendo i giovani talenti del SaloneSatellite, scommetterà sulle nuove generazioni che, cresciute in un’epoca di crisi, aspirano a una produzione e a una fruizione più equa e responsabile. Il benessere ambientale e sociale sarà anche il tema di Design with Nature, l’installazione progettata dall’architetto Mario Cucinella per il ‘compleanno’ del Salone e ospitata nel padiglione 15 di S.Project: 1.400 mq che racconteranno un ecosistema virtuoso che vorrebbe, idealmente, rappresentare il futuro dell’abitare. “Se gli eventi degli ultimi anni ci hanno fatto riscoprire il valore della socialità e della condivisione – riflette l’architetto che, con grande integrità, porta avanti da anni una visione e un approccio progettuale circolare –, questo nostro sentire deve trovare ancora un equilibrio con quanto ci circonda, sia con gli spazi che viviamo e i territori che occupiamo (casa, città, pianeta), sia con le risorse di cui disponiamo”. Da questa valutazione di base scaturiranno le tre tesi di cui l’installazione si fa portatrice e amplificatore: l’urgenza della transizione ecologica, la casa come primo tassello urbano e la città come miniera.
Le manifestazioni del 2022 raduneranno, complessivamente, più di 2.000 espositori di cui oltre 600 giovani designer under 35: tutti potranno esprimere la propria identità al meglio, in piena libertà creativa. In fiera, il visitatore camminerà dentro gli stand che saranno, contemporaneamente, elementi architettonici e comunicativi. Spazi che accoglieranno i visitatori per mostrare le nuove collezioni e i concetti di lifestyle dei singoli marchi. Il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e Workplace3.0 offriranno numerosi percorsi estetici, dove il protagonista è un prodotto di qualità e ricerca. Quella di giugno, sarà inoltre l’edizione delle biennali di EuroCucina, del suo evento collaterale Ftk (Technology For the Kitchen) e del Salone Internazionale del Bagno. La cucina si confermerà quale spazio plurifunzionale, espressione del vivere contemporaneo, i cui confini con altri ambienti domestici si fanno sempre più labili fino ad annullarsi: spazio fluido, ibrido, integrato e baricentro della casa, aggregatore sociale e non solo dispensatore di bisogni essenziali.
Mentre le aziende dell’arredobagno che, da anni, investono in ricerca e innovazione per ottenere prodotti a basso consumo idrico in linea con i più recenti requisiti di sostenibilità richiesti dal mercato avanzeranno proposte sempre più tecnologiche e green oriented senza dimenticare, tuttavia, la componente emozionale. Tornerà, dopo il debutto del 2019, S.Project, l’esposizione dedicata ai prodotti di design e alle soluzioni per il mondo del progetto, che evidenzierà le più significative linee di ricerca in tema di superfici e soluzioni che permettano il passaggio dal progetto del pezzo singolo a quello dell’ambiente.
Oltre 600 saranno, invece, i protagonisti del 23esimo SaloneSatellite. Tema di quest’anno sarà ‘Designing for our future selves / Progettare per i nostri domani’. Un’edizione che inviterà a riflettere sul design che “include” favorendo autonomia, comfort, movimento, usabilità, interazione e sicurezza per tutti. Dopo l’esperienza di supersalone, torna poi un interessante programma di Talk, che arricchirà la manifestazione di conversazioni e dibattiti tenuti dalle voci più brillanti sulla scena contemporanea del progetto. Un invito concreto a riflettere e condividere pensieri che siano davvero costruttivi rispetto alle tematiche oggi più urgenti sull’agenda comune come la transizione ecologica e il ruolo del digitale nel futuro prossimo. Uno degli incontri sarà dedicato al Salone del Mobile e alle celebrazioni del sessantesimo. Un brillante trio, tutto al femminile, curerà questo programma: Chiara Alessi, Maria Cristina Didero e Beatrice Leanza tesseranno le fila di questi incontri, che rimetteranno al centro l’uomo, il pianeta, la bellezza e il design.
“L’importanza strategica delle fiere, e quindi anche del Salone che finalmente torna dopo due anni di assenza, sta tutta nella grande adesione delle aziende che hanno dimostrato di non volere, e non potere, rinunciare al 60esimo compleanno di una vetrina che non ha eguali al mondo. – commenta Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo -. Il legno-arredo nel suo complesso ha chiuso un 2021 davvero da record, grazie anche ai comparti strettamente legati alla casa e con un Macro sistema Arredamento che da solo pesa comunque più della metà del fatturato totale della filiera. Purtroppo, però il caro energia, la scarsità di materie prime e adesso la guerra in Ucraina, rendono il futuro davvero incerto, e l’incertezza, si sa, è nemica delle imprese. Ecco, tornare a esporre i prodotti del nostro Made in Italy al Salone significa riaffermare la nostra leadership e rivolgere lo sguardo anche a mercati nuovi ed emergenti e dare sostanza ai tanti sforzi che i nostri imprenditori hanno sostenuto negli ultimi due anni, durante i quali hanno continuato a investire, innovare e puntare sulla sostenibilità, quale leva di competitività”.
Anche la 60a edizione del Salone del Mobile.Milano varcherà i confini della Fiera per arrivare in città: dal 7 giugno, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, andrà in scena una monumentale installazione cinematografica site-specific dedicata a 11 valori che sono, da sempre, impressi nel Dna della Manifestazione. Saranno proiettati 11 film d’autore realizzati da 11 grandi firme della regia italiana che hanno interpretato, secondo la propria cifra stilistica, una parola-chiave, trasformandola in un corto d’autore. Francesca Archibugi si è cimentata con la parola Emozione, Pappi Corsicato con Impresa, Davide Rampello con Qualità, Wilma Labate con Progetto, Bruno Bozzetto con Sistema, Luca Lucini con Comunicazione, Claudio Giovannesi con Cultura, Gianni Canova e un team di studenti di cinema dell’Università Iulm con Giovani, Donato Carrisi con Ingegno, Daniele Ciprì con Milano, e infine, Stefano Mordini con Saper Fare.
Per sottolineare e valorizzare ancora di più il profondo legame con i giovani, le scuole di design e di architettura e con Milano, il Salone del Mobile ha deciso di rendere omaggio a uno dei suoi protagonisti principali, Manlio Armellini, attraverso un’iniziativa condivisa con il Politecnico di Milano e dedicata agli studenti meritevoli del Master in Furniture Design: una borsa di studio, prevista a partire dall’anno accademico 2022-23, che premierà le capacità e l’entusiasmo di due brillanti giovani, coprendo il 50% della quota di iscrizione di due studenti: uno italiano e uno straniero, a sottolineare l’internazionalità che connota, da sempre, la manifestazione.
Nello spirito di una sempre maggiore apertura allo scambio e alla circolazione di idee, cultura e creatività, torna la collaborazione con la Fondazione Teatro alla Scala. Un legame nato dalla volontà di coniugare valori comuni e che ha il duplice obiettivo di promuovere e valorizzare il talento della Filarmonica e, al contempo, offrire alla comunità del design l’occasione di vivere un’esperienza unica. Il Salone si aprirà, quest’anno, con un concerto dell’Orchestra Filarmonica diretto dal maestro Lorenzo Viotti e sarà seguito da un balletto che vedrà come protagonista Roberto Bolle. Dopo illustri predecessori come Massimo Vignelli, Pierluigi Cerri, Guido Scarabottolo, Lorenzo Marini, è Emiliano Ponzi, uno degli illustratori italiani oggi più apprezzati e premiati a livello internazionale, a realizzare l’immagine della campagna di comunicazione per la 60a edizione del Salone del Mobile.Milano.
“Il Salone è Milano. E sempre lo sarà – evidenzia il sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Pochi eventi sono in grado di celebrare il ‘saper fare’ e il ‘saper fare bene’ come fa il Salone del Mobile. Per questo motivo il mondo del design attende, guarda e partecipa con entusiasmo a questa Manifestazione: perché a Milano ispirazione e originalità sono una certezza. Ricerca dei materiali, produzioni attente all’ambiente, oggetti belli, mobili e complementi d’arredo utili e dalle forme creative saranno protagonisti anche nella sessantesima edizione del Salone. Un’energia travolgente che saprà coinvolgere tutta la città”.
A rimarcare il ruolo internazionale del Salone del Mobile.Milano e della città nonché la loro vocazione all’inclusione e all’ospitalità, si rinnoverà per il settimo anno il Progetto Accoglienza, frutto della collaborazione con il Comune di Milano, Fondazione Fiera e le principali scuole di design della città – Nuova Accademia, Ied Istituto Europeo di Design e Scuola del Design/Politecnico di Milano. Il Salone predisporrà postazioni di benvenuto dislocate nei punti nevralgici della città, presidiate da un centinaio di studenti che forniranno al pubblico indicazioni sulla mobilità in città, sulla fiera stessa e sugli eventi del Salone in città e anche sugli eventi principali che si svolgono a Milano.