Scanzi e caso vaccino: “Ora mi devono chiedere tutti scusa”

(Adnkronos) – “Come commento? Dico che ora bisognerebbe che mi chiedessero tutti scusa. Era una vicenda montata sul nulla da giornali spesso disonesti intellettualmente, che hanno montato il nulla per due mesi su una vicenda che era assolutamente chiara”. Commenta così a caldo con l’Adnkronos Andrea Scanzi la notizia dell’archiviazione, da parte del gip di Arezzo Giulia Soldini, della vicenda riguardante il vaccino contro il covid che il giornalista ricevette il 19 marzo del 2021. 

“Io non ho mai fatto nulla di illecito, non sono mai stato indagato, non sono mai stato accusato -dice Scanzi- e chiunque legga il provvedimento potrà leggere in modo inequivocabile che io ho rispettato le regole e che ho fatto quello che mi era stato detto di fare dalla Asl”. Scanzi ricorda così quel periodo: “Quei due mesi di mer.. che sono caduti addosso a me, alla mia compagna e alla mia famiglia non me li ridarà nessuno, ma vi posso garantire che da ora in poi farò una lista di querele che comincia qui e finisce fra dieci anni, perché se c’è una persona vendicativa sono io”, scandisce il giornalista.  

E “dato che quando sbaglio lo so, ma su quella vicenda lì non ho sbagliato neanche una virgola e mi hanno sparato addosso per due mesi e solo io so quanto ho sofferto, adesso avendo ricevuto la sentenza definitiva, alla luce dei fatti partirò con le querele a nastro. Non faccio nomi perché non voglio nobilitare delle immense teste di caz… che mi hanno rovinato la vita per due mesi, ma da ora in poi mi divertirò”, conclude. 

(Adnkronos)