(Adnkronos) – Scontri all’università La Sapienza di Roma. Erano circa 300 gli studenti pro-Palestina dei Collettivi che nel pomeriggio di oggi hanno manifestato all’interno dell’ateneo, provando ad assaltare prima il Rettorato, poi il Commissariato (FOTOGALLERY). I primi momenti di tensione quando alcuni di loro hanno tentato di fare irruzione all’interno del Rettorato, dove erano riuniti in seduta congiunta Senato accademico e consiglio d’amministrazione dell’Università per l’approvazione di un documento che rifiuta “il boicottaggio della collaborazione scientifica internazionale”. L’irruzione è stata contenuta e respinta dalla polizia.
A quel punto i manifestanti hanno dato vita a un corteo spontaneo all’interno della città universitaria, durante il quale uno degli studenti è saltato su una volante, danneggiandola. Lo studente è stato così fermato dagli agenti e portato in commissariato. Il nutrito gruppo di manifestanti ha quindi assaltato i locali del Commissariato presso l’Università. Durante il tentativo di irruzione uno di loro ha aggredito il dirigente di polizia a calci e pugni, procurandogli ferite. Il manifestante è stato arrestato dalla polizia. Dopo aver tentato più volte di fare irruzione, gli studenti hanno raggiunto il vicino Commissariato di San Lorenzo. Tante le scritte lasciate alla Sapienza dai manifestanti: ‘Free Palestine’, ‘Polimeni complice del genocidio’, ‘Basta accordi con Israele’. C’era anche chi mostrava la bandiera di Israele, oltraggiata con un disegno offensivo al posto della Stella di David.
Durante gli scontri i manifestanti hanno pesantemente danneggiato due auto della vigilanza in servizio alla Sapienza.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sentito personalmente il Capo della Polizia, Vittorio Pisani, per sincerarsi delle condizioni di salute degli operatori delle forze di polizia aggrediti durante gli scontri, esprimendo loro la propria vicinanza e solidarietà.
”La mia vicinanza alla Rettrice, Antonella Polimeni” scrive su X la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. “Quello che sta accadendo all’Università La Sapienza è vergognoso. La protesta legittima non può mai sfociare in violenza e prevaricazione”.