Scuola, Usr Lazio respinge deroga su doppio orario Avogadro, la Preside: “sono dispiaciuta”

A nulla è servito l’intervento con l’Ufficio scolastico regionale del Lazio di Katia Tedeschi, dirigente scolastica del liceo scientifico Avogadro nella Capitale, che, raccogliendo lo sciopero ed il malcontento dei suoi studenti, l’8 ottobre ha domandato all’Usr una deroga alla doppia fascia oraria. Ma l’Ufficio scolastico regionale ha respinto la richiesta al mittente. “Non abbiamo avuto la deroga perché la percentuale della popolazione studentesca che aveva dichiarato di prendere il mezzo pubblico (il 17 per cento) pare sia la media di tutte le scuole”, annuncia all’Adnkronos la Preside che coglie l’occasione per sollecitare il Ministero su un altro fronte: “Servono chiarezza, risposte certe, linee guida sull’obbligo del Green pass agli studenti nelle attività curriculari esterne di cui vive la scuola che deve essere gratuita, mentre i tamponi non lo sono. Noi non vogliamo discriminare tra chi è vaccinato e chi no, dunque stiamo riducendo le attività esterne al minimo”. 

Per quanto riguarda la doppia fascia, “da un sondaggio interno era emerso che solo il 17% dei nostri allievi usa i mezzi pubblici per venire a scuola, una percentuale molto più bassa rispetto a quella che ci risultava essere la media regionale, per lo meno pre-covid”, racconta la Dirigente. Ma a quanto pare “è la media di tutte le scuole. Per questo non abbiamo avuto la deroga. L’Usr ha valutato in base ai parametri a sua disposizione. Ed ha scritto: ‘le confermo che la percentuale degli studenti del suo liceo che si avvale dei mezzi pubblici non è molto diversa da quella media considerata da Atac e da Roma servizi mobilità nelle simulazioni che hanno condotto il tavolo prefettizio a prendere atto della necessità di istituire due scaglioni d’ingresso’ – riferisce Tedeschi leggendo la risposta del direttore dell’Ufficio scolastico regionale – Io non voglio commentare – afferma – Probabilmente la media considerata è così bassa perché le famiglie tendono ad accompagnare i ragazzi temendo il contagio sui mezzi pubblici. Ma stiamo parlando di 200 studenti circa. Possono poche centinaia di ragazzi turbare l’equilibrio? Sono molto dispiaciuta e solidale con i miei allievi e le loro famiglie. Con molta fatica rispetteremo la normativa vigente”.  

In programma, nel tentativo di arginare il crescente disagio del corpo studentesco, la Dirigente dell’Avogadro annuncia la presentazione in Consiglio d’istituto il prossimo 10 novembre di una serie di correttivi. Tra le opzioni, al vaglio “la riduzione dell’orario con uscita anticipata di venti/trenta minuti in virtù dell’autonomia;l’ingresso alle 8 le classi con maggior tempo scuola, come le classi del liceo Cambridge o del matematico o tutte le quinte, che hanno bisogno di tempo studio in vista della maturità e le terze, che l’anno scorso entravano alle 10. Abbiamo anche fatto un sondaggio per ascoltare tutte le componenti scuola sulle modalità di turnazione delle entrate alle 9.40, valutando l’ipotesi di due volte a settimana per il secondo biennio (terze e quarte); tre volte a settimana per il primo biennio (prime e seconde); sempre alle 8 le quinte”. 

(di Roberta Lanzara) 

 

 

(Adnkronos)