(Adnkronos) – ”Io faccio parte della Commissione Parlamentare di vigilanza, da molti anni, e mi sono occupato della vicenda, non c’è stata nessuna censura”. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza, ricostruisce il caso legato al monologo che lo scrittore Antonio Scurati avrebbe dovuto esporre, sul tema del fascismo e del 25 aprile, nella trasmissione Che sarà condotta da Serena Bortone su Raitre.
Parlare di censura, dice Gasparri a Stasera Italia su Rete4, “è una menzogna autentica perché, le dico dei dettagli (perché poi i documenti li mostreremo in Commissione di vigilanza): alle ore 18.43 di venerdì, la direzione approfondimenti ha autorizzato il comunicato stampa della trasmissione della Bortone che conteneva l’annuncio della presenza di Landini, di Scurati e tutto… 18:43, ci sono i documenti”.
“C’era stata una discussione sul pagamento o meno, perché per qualcuno la difesa della libertà vale 1.800 euro al minuto, mentre uno può anche parlare gratis – continua Gasparri – Io sto qui gratis e vi ringrazio perché mi invitate. Scurati voleva 1800 euro per un minuto, benissimo. La Rai ha detto che non pagava, la redazione della Bortone ha mandato alla direzione Rai la scaletta, penso che lei sia pratica di queste cose più di me, conduce una trasmissione – riferendosi alla conduttrice Scampini- e accanto al nome di Scurati, c’è scritto, i documenti ci sono, ‘tg’, cioè titolo gratuito. Quindi i direttori dell’approfondimento sono andati venerdì a dormire pensando che la scaletta era fatta, il comunicato era autorizzato, la redazione della Bortone ha scritto tg, titolo gratuito, nessuno si è preoccupato”.
“A Scurati non è stato impedito di partecipare, c’era stata una discussione sul compenso, se per lui l’antifascismo vale 1.800 euro al minuto, è un problema suo. Il problema, quindi, è che è stato montato un caso sul nulla, per cui le affermazioni sono false. Quando Prodi parla di censura… tutti hanno creduto alla messa in scena che è stata fatta, sono io che chiedo in Vigilanza il controllo dei documenti per smentire i bugiardi che hanno detto che c’era la censura, Scurati poteva andare”. La conduttrice Sabrina Scampini dichiara: “Queste sono sue dichiarazioni perché noi non abbiamo fatto un indagine approfondita come lei, siamo ai livelli di Quarto Grado”, e Gasparri risponde: “Io l’ho fatta, io sono un parlamentare della commissione di vigilanza e ho vigilato”.