Sgarbi: “Ringrazio Meloni, lettera di dimissioni entro oggi poi deciderà lei”

(Adnkronos) – La lettera di dimissioni “sto finendo di scriverla ed entro oggi la invio alla Meloni ringraziandola per essere stata estremamente sensibile e rispettosa, perché ha detto ‘aspetto che l’Antitrust prenda una posizione'”. E’ quanto ha detto Vittorio Sgarbi, ospite di Zona Bianca su Retequattro. “La posizione presa è avversa a me, io adesso faccio ricorso al Tar e devo valutare se il tempo del ricorso mi consente di continuare ad essere sottosegretario, lo deciderà lei. Non l’ho sentita ma la decisione è soltanto sua”. 

“Perché ho deciso di dimettermi? Perché se l’Antitrust mi dice che io non devo essere Sgarbi, io preferisco essere Sgarbi. Io sono Sgarbi, punto. E’ perché sono Sgarbi che mi hanno chiamato al governo. Ma se quella cosa per cui mi hanno chiamato è ritenuta incompatibile, vado per conto mio e continuo ad essere Sgarbi”. 

Solo venerdì scorso Sgarbi ha annunciato di voler dare le dimissioni da sottosegretario alla Cultura. “Comunico ai giornalisti, che se lo potevano aspettare, che mi dimetto da sottosegretario con effetto immediato. Scriverò una lettera alla Meloni” ha detto dal palco dell’evento ‘La ripartenza – liberi di pensare’, organizzato da Nicola Porro. “L’Antitrust – ha spiegato – ha mandato una molto complessa e confusa lettera, dicendo che, avendo accolto due lettere anonime che ha inviato all’Antitrust il ministro della Cultura, io non posso fare una conferenza da Porro”. Il ministro Gennaro Sangiuliano “non l’ho sentito, non ci parliamo dal 23 ottobre, quando mi ha dato la delega per andare a occuparmi della torre Garisenda”. “Non potevo sentire una persona che riceve una lettera anonima e la manda all’Antitrust. Le lettere anonime si buttano via, gli uomini che hanno dignità non accolgono lettere anonime”. Nella sua indicazione “l’Antitrust dice ‘dalle lettere anonime che abbiamo ricevuto’, le ha inviate il ministro. “Tutto quello che hanno dichiarato arriva da lettere anonime”, ha sottolineato Sgarbi. “Sangiuliano ha compreso la lettera anonima, ha ritenuto che fosse degna e ha avuto ragione, mi compiaccio con lui. Lui rimane ministro e io solo Sgarbi”. 

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