(Adnkronos) – Passati 30 anni da Tangentopoli, con la sua nomina ora il nome di Craxi può essere riabilitato? ”Innanzitutto parliamo di una ferita sulla pelle di una figlia, ma di una ferita della storia repubblicana, che ancora non è stata affrontata fino in fondo come dovrebbe essere”, replica la neo presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama, Stefania Craxi, ospite di Radio uno, che aggiunge: ”Dopodiché mi consenta di dire che ogni tanto la storia si prende qualche rivincita…”.
“Io – sottolinea la senatrice di Fi – non sono diversa da come mio padre mi ha insegnato a essere: le mie coordinate sono molto chiare, pace, sicurezza, atlantismo della ragione e grande attenzione al Mediterraneo”.
”La mia elezione è stata effettivamente anche per me una sorpresa… Ho già cominciato a lavorare nella direzione che è storicamente la posizione dell’Italia nel mondo. Una posizione filoatlantica, che io definisco un atlantismo della ragione, senza tentennamenti ma anche senza subalterneità. Una posizione in questo momento che è stata declinata giustamente in una risposta dura dell’Occidente ma con un obiettivo ben preciso: arrivare al dialogo, a una pace stabile e duratura. Quindi, la pace che sceglierà l’Ucraina ma anche in un confronto e una trattativa con la Russia di Putin, perché non si può immaginare una pace se non in questa cornice, appoggiando il piano di pace italiano, di cui la novità più importante è raggruppare i paesi che si sono offerti di fare da mediatori in una sorta di Conferenza dei mediatori”, ha detto ancora.
”Ieri sera Berlusconi ha fatto una nota dove la sua posizione è ben spiegata. La posizione di Berlusconi non è mai cambiata, filoatlantismo e condanna dell’aggressione russa all’Ucraina. C’è una nota molto precisa fatta ieri sera, ripeto, dal presidente di Fi. Berlusconi dà voce anche ai tanti che hanno a cuore la pace”, spiega poi la neo presidente della commissione Esteri del Senato, commentando le parole di Silvio Berlusconi alla convention di Fi a Napoli sul conflitto in Ucraina.
“Sarebbe ora -ha sottolineato Craxi- che non si facciano piccole polemiche sulla politica estera di un grande Paese come il nostro. La politica di un grande paese è una sola. La durezza e la coesione che ha dimostrato l’Occidente oggi ci ha portato a riaprire il dialogo tra Usa e Russia, non vedo tutti questi distinguo e distanze. Posso dire, al di là delle diversità dei toni, sulle grandi questioni di fondo è coeso il centrodestra ma anche questa maggioranza, composita e difficile”.