(Adnkronos) – Casi di legionella a Sulmona nell’aquilano, dove è morta una donna. E un’altra è ricoverata. La vittima aveva 65 anni ed è deceduta al policlinico ‘Umberto I’ di Roma, dove era stata trasferita dopo che si era aggravata. Il batterio, che colpisce prevalentemente il sistema respiratorio con forme anche acute di polmonite, è stato trovato nelle due pazienti, che si sono presentate in ospedale perché avevano problemi respiratori. La Asl ha avviato una indagine epidemiologica ed effettuato prelievi nelle condutture dell’acqua. Ci sono contatti con l’Istituto superiore di sanità – viene spiegato dall’Azienda sanitaria – e attendiamo che l’Arta (Agenzia regionale di tutela ambientale) provveda ai campionamenti dell’acqua”.
Controlli su rubinetti, soffioni delle docce, serbatoi, autoclavi. Il sindaco, Gianfranco Di Piero, dice all’Adnkronos che i casi sono stati rilevati “nelle palazzine Ater di via XXV Aprile”. “Preghiamo i cittadini – afferma – di non creare inutile allarmismo. Le autorità sanitarie stanno indagando, come prevede il protocollo sanitario. Ricordiamo che la legionella si sviluppa attraverso l’inalazione aerea di acqua, attraverso il vapore, e non è contagiosa, non si trasmette, quindi, tra persone. Sarà nostra cura informare tutti dei prossimi sviluppi, dopo aver appreso gli esiti delle analisi”.
“Siamo vicini agli inquilini, ci siamo attivati subito tanto che, oggi, con il sindaco di Sulmona, sono stato nel condominio di via XXV Aprile per un approfondito sopralluogo” ha detto il presidente dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila, Isidoro Isidori, al termine del sopralluogo di questa mattina. “Il problema – dice Isidori – ha riguardato due singoli appartamenti, tra l’altro in momenti storici diversi, e non l’intera palazzina, il che lascerebbe pensare che si tratti, per fortuna, di casi individuali e quindi isolati. Naturalmente, fatti salvi gli accertamenti in corso. Però, la situazione mi sembra sotto controllo e circoscritta. Comunque aspettiamo i risultati delle analisi che la Asl ha affidato all’Arta per capire meglio e dare il nostro contributo in sinergia con le altre istituzioni in termini di interventi e prevenzione”.
“Il grande piano di manutenzione che stiamo mettendo in atto attraverso i fondi Pnrr e del superbonus è di carattere straordinario e riguarderà anche la ristrutturazione dei singoli appartamenti. La manutenzione ordinaria, come in questo caso, rimane a carico del singolo – spiega ancora l’avvocato Isidori -. In particolare, è emerso che la problematica riguarda due alloggi che sono collegati direttamente alla rete idrica comunale. In questi insediamenti abitativi, infatti, non ci sono vasche di accumulo che servono tutti i condomini. Ribadiamo che siamo vicini agli inquilini sempre nel rispetto di competenze e norme”.