Superbonus, Tajani: “Giorgetti è mio amico ma scelte vanno concordate”

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”Io sono amico di Giorgetti”, ma ”quando si fanno delle scelte bisogna concordarle”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di ‘In mezz’ora’, a proposito delle ricostruzioni che parlando di frizioni con il ministro dell’Economia sul Superbonus. ”Nessuno vuol fare altro debito, io sono assolutamente d’accordo che bisogna stringere i freni sul superbonus, lo sono sempre stato. Bisogna fare delle scelte che entrino in vigore dal momento in cui viene approvata una norma. Le norme con effetto retroattivo non fanno parte della cultura liberale”.”Si tratta di un emendamento, presentato dal Mef, dove a mio giudizio, dal punto di vista giuridico, ci sono delle incongruenze con il sistema italiano. Ci sono infatti delle norme retroattive. Io credo che un sistema democratico, proprio per non minare la fiducia tra il governo, lo Stato e le imprese e i cittadini, non possa approvare delle norme retroattive”. 

L’obiettivo alle Europee è superare la Lega di Salvini? ”No, l’obiettivo di Forza Italia è superare il 10%, non faccio corse contro nessuno, figuriamoci contro i nostri alleati”, replica il numero uno azzurro. ”Mi candido, innanzitutto, perché è la prima elezione senza Berlusconi ed è mio dovere guidare i candidati di Fi verso il successo elettorale. Se il tenente non esce dalla trincea, neanche i soldati escono dalla trincea, diceva mio padre che era un militare… Io devo fare il tenente che esce dalla trincera portare la squadra di Fi a un risultato positivo che dimostri che dopo Berlusconi si va avanti”. 

“Altra norma sulla quale ho delle perplessità è la sugar tax. Già ci sono delle norme a livello comunitario. Aggiungere ora un’altra a livello nazionale contro un voto del Parlamento su un odg che diceva di rinviare di 2 anni l’ingresso della sugar tax appunto, con il parere positivo del governo votato da tutta la maggioranza, mi pare una incongruenza. Non c’è nessuna polemica, dico che non si fanno tanti introiti e si rischia di mettere in difficoltà le imprese”. 

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