I talebani chiedono di parlare ai leader mondiali alle Nazioni Unite questa settimana all’assemblea generale dell’Onu. Per questo, secondo quanto scrive la Reuters, hanno nominato il loro portavoce con sede a Doha, Suhail Shaheen, come ambasciatore delle Nazioni Unite dell’Afghanistan.
Il ministro degli Esteri talebano Amir Khan Muttaqi ha presentato ieri la richiesta in una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
“I talebani vorrebbero parlare all’Onu? Prima dimostrino di rispettare i diritti delle donne. Servono fatti, non parole” ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a New York.
Nessun ministro donna e un solo esponente di etnia hazara. I talebani hanno completato la formazione del loro governo annunciando la nomina di 17 tra ministri e vice ministri. Come spiegato dal loro portavoce, Zabihullah Mujahid, le nomine sono state ufficializzate da un decreto firmato dalla Guida Suprema dell’emirato islamico, Hibatullah Akhundzada. Tra le nomine più rilevanti si registrano quella di un abitante del Panshir, l’ultima zona dell’Afghanistan espugnata dai Talebani, come ministro ad interim del Commercio, e quella di un hazara come vice ministro della Sanità. Due comandanti talebani, Sadr Mullah Mohammad Ibrahim e Mullah Abdul Qayum Zakir, sono stati nominati rispettivamente vice ministri dell’Interno e della Difesa. Nella selezione dei candidati, ha precisato Mujahid, è stato tenuto conto soprattutto delle loro capacità professionali.
Le prime nomine del nuovo governo di Kabul erano state fortemente criticate perché avevano visto l’esclusione di donne e minoranze. Ma le nuove non si discostano molto da quella linea. Il governo talebano ad interim resta composto esclusivamente da uomini.
“Non si terrà”, comunque, la cerimonia di insediamento del nuovo governo dei Talebani. Lo ha dichiarato il portavoce, Zabihullah Mujahid, spiegando che i nuovi ‘padroni’ dell’Afghanistan in questo momento vogliono concentrarsi sul garantire i servizi alla popolazione.
“Stiamo lavorando per completare le procedure affinché le ragazze possano riprendere gli studi” ha detto Zabihullah Mujahid parlando a nome del governo talebano, durante una conferenza a Kabul, secondo quanto riporta Tolo News.
Le autorità annunciate dopo la presa del potere in Afghanistan sono “provvisorie”, hanno ripetuto i talebani, a più di un mese dalla resa di Kabul, assicurando che lavoreranno per un “governo più inclusivo” in riferimento alle donne, completamente assenti, e rappresentanti delle minoranze. Secondo il portavoce dei Talebani e attuale vice ministro dell’Informazione e della Cultura del loro governo, Zabihullah Mujahid, i vertici del gruppo valutano le possibilità e lavorano per un “governo più inclusivo”.
I talebani riconoscono “alcuni problemi in varie province” dell’Afghanistan per attacchi a giornalisti e mezzi di comunicazione. “I media sono importanti e sosteniamo i media”, ha sostenuto il portavoce dei Talebani e attuale vice ministro dell’Informazione e della Cultura del governo talebano, Zabihullah Mujahid, secondo il quale questi “problemi” vengono “affrontati”.