Tamberi, oro agli Europei e poi le polemiche

(Adnkronos) – Prima la medaglia d’oro a Chorzow e poi le polemiche. Gimbo Tamberi ha trionfato nel salto in alto agli Europei a squadre di atletica leggera validi anche per i Giochi Europei di Cracovia. L’azzurro, campione olimpico a Tokyo, ha vinto la division 1 con la misura di 2.29 ottenuto al primo tentativo. Il campione marchigiano ha infine provato anche la misura di 2.34 senza riuscirci. Argento al belga Thomas Carmoy sempre con 2.29, ma al secondo tentativo. Bronzo al polacco Norbert Kobielski con 2.26.  

Dalla gioia della pedana al ‘veleno’ al microfono. “Perché non sono andato al Golden Gala? Mi sarebbe piaciuto moltissimo, non stiamo a disquisire su come sono andate le cose ma mi sarebbe piaciuto anche solo essere presente. Alla fine non sono nemmeno stato invitato, forse la mia presenza non era gradita, non mi sono sentito di andare comunque ma guardo oltre”, dice Tamberi. 

“Non potevo esimermi dal venire qui. L’ho fatto per i ragazzi e per l’Italia. Sono contento e orgoglioso di fare parte di una squadra così forte”, aggiunge. “Non vado sui dettagli del motivo per cui non sono andato al Golden Gala che sono molteplici e poi non sono stato nemmeno invitato, ho ritenuto che forse la mia presenza non era gradita e non sono andato”, ribadisce Tamberi. 

A stretto giro, la replica del presidente della Fidal, Stefano Mei. “Dopo aver vinto una gara straordinaria come quella di oggi, penso che l’ultima cosa che dovrebbe fare Gimbo è tornare a parlare di una gara che non ha avuto problemi: lui ha fatto una trattativa con l’organizzazione, non è andata a buon fine, e non è venuto a saltare al Golden Gala. Sembra che si stia mettendo nella fila di chi non è stato invitato, mi sembra fuori luogo. Ha chiesto troppo? Prosaico parlare di soldi”, dice Mei. “Gimbo Tamberi dimostra in gara di essere mostruoso ma è una polemica fuori luogo in un momento del genere boh.. se un campione olimpico fa una caduta di stile bisogna dirlo anche se è campione olimpico. Non scherziamo, un atleta lo inviti a gareggiare e fai una trattativa, va ad allenarsi per un’altra gara ma può essere che sbaglio io”, aggiunge evidenziando che “ha sporcato un po’ una vittoria meravigliosa”. 

“Non era il luogo e il momento, siamo tutti maggiorenni, gli voglio bene, è il nostro campione olimpico, ma ha sbagliato il momento e il luogo. Stiamo facendo una impresa epica di cui lui è il capitano e un validissimo rappresentante: come altri sei suoi compagni di squadra ha vinto una gara importante, come gli altri che hanno portato punti e hanno messo un grande mattoncino, ma ognuno sceglie la propria linea. Per rispetto alla squadra doveva essere solo una giornata di festa”. 

 

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