Telefonata fake a Giorgia Meloni, da Kissinger a Elton John: ecco le altre vittime dei comici russi

(Adnkronos) – No solo Giorgia Meloni. A cadere nella trappola dei due comici russi Vovan e Lexus, che, riuscendo a superare le barriere istituzionali hanno telefonato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni cercando di carpire dichiarazioni sulla guerra tra Ucraina e Russia, sono stati diversi leader mondiali e personaggi dello spettacolo. Da Elton John a Angela Merkel, dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Henry Kissinger, ex segretario di Stato Usa e storico esperto della politica estera americana. 

Vladimir Aleksandrovich Kuznetsov e Aleksei Vladimirovich Stolyarov, 36 e 37 anni, hanno all’attivo una lunga serie di scherzi. In genere, nel mirino finiscono figure che hanno posizioni critiche o distanti rispetto alla Russia. Per questo, Vovan e Lexus vengono considerati organici alla comunicazione del Cremlino e funzionali agli interessi di Mosca e dei servizi, a cominciare dall’Fsb, la principale agenzia di sicurezza. 

La ‘carriera’ del duo, che a parole rifiuta di essere considerati strumenti al servizio di Vladimir Putin, comincia nel 2014 con una telefonata all’allora presidente della Moldova, Nicolae Timofti. A chiamarlo sarebbe stato il presidente. Tra le vittime nel 2015 spunta anche Elton John, perché Vovan e Lexus spaziano da politica a spettacolo. Al cantante arriva addirittura una telefonata di Vladimir Putin: la discussione sui diritti dei gay in Russia spinge Elton John a pubblicare un post entusiasta sui social. Tocca al vero Putin chiamare il cantante e spiegare che è stato uno scherzo di due ‘mattacchioni’ senza scrupoli. 

Vengono beffati Mikhail Gorbachev e John McCain, dalla Russia agli Stati Uniti. Nel 2016 il colpaccio con lo scherzo al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ‘abbocca’ alla telefonata dei leader ucraini Petro Poroshenko e Arseniy Yatsenyuk. L’imitazione di Poroshenko è particolarmente azzeccata, se è vero che ci casca nel 2019 anche il presidente della Nord Macedonia, Zoran Zaev.  

Nel 2019 la coppia si interessa al Venezuela. A Juan Guaidò, leader dell’opposizione al regime di Nicolas Maduro, arriva la telefonata del sedicente presidente svizzero Ueli Maurer. I comici provano a prendere in castagna Elliott Abrams, rappresentante speciale degli Usa per il Venezuela, e cercano di convincerlo ad esporsi su un intervento militare americano nel paese: missione fallita. Vovan e Lexus nel 2020 si trasformano in Greta Thunberg, con papà accanto, per parlare col principe Harry e con il premier canadese Justin Trudeau al quale, tra una frase e l’altra, viene prospettata l’ipotesi di lasciare la Nato. Nel 2020, anno delle elezioni Usa che sanciranno la vittoria di Joe Biden contro Donald Trump, il duo è particolarmente attivo sul fronte americano. Ecco le telefonate a Bernie Sanders, senatore democratico in lizza alle primarie, e a Kamala Harris, destinata a diventare vicepresidente.  

A novembre 2022, con la guerra tra Ucraina e Russia in corso da mesi, si spacciano per il presidente francese Emmanuel Macron e entrano in contatto con il presidente polacco Andrzej Duda, che mangia la foglia e chiude la conversazione. Anche Henry Kissinger, ex segretario di Stato Usa e storico esperto della politica estera americana, cade nella trappola. A lui è stato fatto credere di parlare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.  

Stesso destino per la scrittrice J.K. Rowling, sicura di parlare su Zoom con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A febbraio di quest’anno, torna il collaudatissimo ‘finto Porosheenko’ che tiene al telefono Angela Merkel per parlare di Ucraina. Poche settimane dopo, un falso Zelensky chiama Christine Lagarde: la presidente della Banca Centrale Europea. 

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