Testamento Berlusconi, i dubbi e una frase sotto i riflettori

(Adnkronos) –
Continua a far discutere l’ultimo testamento olografo di Silvio Berlusconi, quello scritto su un foglio di carta intestata (Villa San Martino) di appena 15 righe lo scorso 19 gennaio 2022 in vista del ricovero al San Raffaele, dove il Cav dispone un legato di 100 milioni di euro al fratello Paolo, un altro della stessa cifra a favore della compagna, Marta Fascina e uno di 30 milioni all’amico di sempre Marcello Dell’Utri. Incognite e dubbi riguarderebbero la frase ‘Se non dovessi tornare…’. Si tratterebbe, secondo vari avvocati e notai esperti in diritto di successione contattati dall’Adnkronos, di una vera e propria condizione sospensiva nel gergo tecnico giuridico -(la morte in ospedale) che non si è verificata- visto che dopo otto giorni il leader azzurro è stato dimesso ed è tornato a casa, ad Arcore.  

Il rientro nella sua storica residenza brianzola, dunque, potrebbe inficiare, ovvero invalidare il terzo lascito e consentire agli eredi di Berlusconi di impugnare il legato, mettendo così in discussione i 230 milioni di euro che il presidente di Forza Italia aveva chiesto ai figli (tranne Luigi, una grave dimenticanza quest’ultima, considerata da molti azzurri una svista dovuta al precario stato di salute alla vigilia di un ricovero) di versare prendendoli dalle rispettive eredità. Le ombre restano. E fa riflettere la precisazione di Paolo Berlusconi, che assicura di aver ricevuto solo i 100 milioni di euro indicati nel testamento del 2020.  

Allo stato nessuno può dire cosa succederà. Marina, Pier Silvio, Eleonora, Barbara e Luigi lasceranno correre dando la loro disponibilità a versare o faranno sentire la loro voce, chiedendo chiarezza sulle ultime volontà del padre? E c’è chi si chiede se i figli dell’ex premier fossero a conoscenza di quest’ultimo foglietto olografo, consegnato solo il 5 luglio al notaio Roveda da Fascina a Villa San Martino. Dalla famiglia silenzio. Anche da Arcore non trapela nulla. Anche se continuano a circolano i rumor più disparati sul testamento dell’anno, come la voce che Fascina abbia contattato i suoi legali per capire meglio i termini della questione. 

Chi conosce bene Berlusconi è convinto che i toni usati nell’ultimo olografo, persino la calligrafia (senza contare poi’l’esclusione’ dell’ultimogenito Luigi) siano tutti chiari indizi di un Cav debilitato e molto impaurito. Fonti qualificate azzurre riferiscono, infatti, che le sue condizioni di salute in occasione del ricovero a gennaio abbiano destato molta preoccupazione e che il Cavaliere fosse al punto da rischiare la vita.  

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