“Dedica? E’ una medaglia non solo mia, ma è il frutto di un lavoro durissimo che coinvolge tanta gente. La dedica speciale oltre che agli allenatori, è per mio nonno che purtroppo non c’è più, ma era con me in gara. Ringrazio naturalmente anche l’Esercito, mi hanno supportato in tutto non facendomi mai mancare nulla”. Sono le parole di Mirko Zanni, collegato dalla dark room di Casa Italia dopo il bronzo nel sollevamento pesi. “I miei genitori (entrambi sportivi, ndr) quando sono nato si erano promessi che non avrei fatto né lo sport dell’uno né dell’altro. Mio papà però mi ha portato di nascosto in palestra, dopo un mese c’era una gara e dopo quella ho iniziato il mio percorso”, ha raccontato Zanni.
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