Ucraina, attacco russo vicino Donetsk: almeno 4 morti

(Adnkronos) – E’ di almeno quattro morti e tre feriti il bilancio dell’attacco russo condotto sul villaggio di Nyu-York vicino a Donetsk, nell’Ucraina orientale. Lo ha reso noto su Twitter l’amministratore militare regionale di Donetsk. L’ufficio del procuratore generale ucraino, che ha aperto un’indagine per crimini di guerra, ha affermato che il numero delle vittime è destinato ad aumentare. 

Sono intanto 640 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo riferisce lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino nel suo ultimo bollettino aggiornando a 241.330 il totale dei militari russi morti dall’inizio del conflitto il 24 febbraio del 2022. 

E’ stato chiuso temporaneamente il ponte di Crimea che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva definito un obiettivo militare legittimo perché ”porta la guerra e non la pace”. Secondo quanto si legge su Telegram, il traffico autostradale è stato sospeso ed è stato rivolto un invito a ”seguire le istruzioni degli agenti di sicurezza dei trasporti” e a ”mantenere la calma”. 

Il Parlamento di Sofia ha intanto approvato a larga maggioranza, ovvero con 148 voti a favore contro 52 contrari, l’invio di un centinaio di veicoli blindati all’Ucraina. E’ la prima volta, dall’inizio della guerra il 24 febbraio del 2022, che il Paese balcanico decide di inviare direttamente a Kiev aiuti militari. I Btr di fabbricazione sovietica erano stati acquistati dalla Bulgaria negli anni Ottanta e non erano mai stati utilizzati.  

“La Bulgaria non ha più bisogno di queste attrezzature, che possono fornire un valido supporto all’Ucraina nella sua battaglia per preservare la sua indipendenza e integrità territoriale” dalla Russia, recita il testo della mozione del Parlamento bulgaro. I socialisti del Psb, eredi del partito comunista che un tempo governava il Paese, si sono opposti alla decisione, così come la giovane formazione ultranazionalista filorussa Vazrajdane (Rinascimento), che ha parlato di ”un tradimento e una vergogna”. 

 

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