Ucraina, dimissioni e licenziamenti: tolleranza zero Zelensky su corruzione

(Adnkronos) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è deciso a mostrare tolleranza zero verso la corruzione, per essere certo di non minare la fiducia dei paesi occidentali che tengono in vita il paese con massicci invii di armi e miliardi di aiuti finanziari. E’ questo il quadro dell’ondata di dimissioni e licenziamenti che ha investito l’amministarzione ucraina, la maggiore dall’invasione russa del 24 febbraio.  

Escono fuori di scena diversi esponenti dell’amministrazione, fra cui il vice capo dello staff di Zelensky, Kyrylo Timoshenko, il vice ministro della Difesa, Vyacheslav Shapovalov, il vice procuratore generale Oleksiy Symonenko e i governatori di cinque regioni: Valentin Reznichenko (Dnepropetrovsk), Oleksiy Kuleba (Kiev), Dmitry Zhyvitsky (Sumy), Alexander Starukh (Zaporozhzhia) e Yaroslav Yanushevich (Kherson). Già nel weekend era stato destituito il vice ministro delle Infrastrutture, Vasyl Lozynsky, accusato di aver preso tangenti dall’agenzia anticorruzione ucraina. 

Non si conoscono le cause di tutte le rimozioni, ma quella di Shapovalov è collegata ad articoli sui media ucraini a proposito di acquisto di cibo per l’esercito al triplo del prezzo corrente. Il ministero ha respinto le accuse come “infondate”, ma ha riferito su Telegram che Shapalov “ha chiesto di essere destituito per non minacciare la stabilità del sostegno alle forze ucraine” a causa di “accuse collegate al reperimento di servizi alimentari”. Secondo il ministero, le sue dimissioni sono “un atto dovuto nella tradizione della democrazia europea”.  

Tymoshenko ha ringraziato Zelensky per la fiducia accordatagli, ma non ha motivato le sue dimissioni. Queste sarebbero legate ad una inchiesta del sito Bihis.info, che lo accusa di aver usato a fini personali uno dei 50 Suv Chevrolet Tahoe donati dalla General Motors per portare aiuti ai civili ed evacuarli dalle zone di guerra. Tymoshenko ha confermato di aver guidato il fuoristrada, ma ha sostenuto che era in missione.  

Zelensky è stato eletto proprio per la sua promessa di sconfiggere la corruzione. E già prima della guerra, su pressione degli Stati Uniti e l’Unione europea, il governo di Kiev si era impegnato in questo senso con diverse misure. La tolleranza zero appare tanto più importante ora che l’Ucraina dipende dagli aiuti occidentali mentre combatte contro l’invasione russa. E lo sarà anche quando, una volta raggiunta la pace, si dovrà pensare alla ricostruzione.  

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