(Adnkronos) – La Russia considera la consegna di quattro caccia Mig-29 dalla Slovacchia all’Ucraina come “un passo distruttivo”, in contrasto con le dichiarazioni dei leader Ue sulla ricerca di soluzioni pacifiche al conflitto. Lo ha dichiarato all’agenzia Tass il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko.
La Slovacchia ha consegnato quattro aerei da combattimento Mig-29 all’Ucraina, ha annunciato il ministro della Difesa slovacco Jaro Nad in un post su Facebook, spiegando che i prossimi caccia saranno consegnati nelle prossime settimane. Qualche giorno fa Bratislava aveva promesso 13 caccia all’esercito di Kiev.
“Questo è ovviamente un passo distruttivo. Contraddice le numerose dichiarazioni dei leader dell’Ue secondo cui è necessario cercare vie d’uscita con mezzi pacifici”, ha affermato.
Grushko ha aggiunto che la Russia aggiornerà le statistiche degli aerei abbattuti in Ucraina. “Questa non è assolutamente una sorpresa per noi. È solo che verranno aggiunte nuove cifre alle nostre statistiche sugli aerei abbattuti” aggiunge.
LEOPARD DALLA FINLANDIA – Ci sono anche tre carri armati Leopard 2 nel nuovo pacchetto di aiuti militari da oltre 160 milioni di euro della Finlandia per l’Ucraina, il quattordicesimo dall’inizio del conflitto. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Antti Kaikkonen. Secondo la tv pubblica Yle, gli aiuti comprendono anche armi pesanti e munizioni, oltre all’addestramento dei militari ucraini all’impiego dei Leopard 2. Non è invece prevista la fornitura all’Ucraina di caccia Hornet che – ha detto il ministro citato dal giornale Helsingin Sanomat – serviranno a Helsinki nei “prossimi anni” per garantire la sua stessa difesa.
WAGNER – Yevgeny Prigozhin, il fondatore del gruppo mercenario Wagner, starebbe preparando un ridimensionamento delle operazioni del suo esercito privato in Ucraina a causa della carenza di uomini e munizioni. Lo ha riferito l’agenzia Bloomberg, citando fonti a conoscenza della questione che hanno preferito mantenere l’anonimato. Visto come una minaccia crescente dall’establishment politico russo, Prigozhin – il cui gruppo sarebbe stato escluso dal reclutamento nelle carceri e privato dei rifornimenti militari – starebbe pianificando di spostare nuovamente l’attenzione sull’Africa vista anche le difficoltà incontrate nel Donbass. Nonostante mesi di assalti e pesanti perdite, le truppe della Wagner ancora non sono riuscite a prendere Bakhmut, il loro principale obiettivo.
Le fonti suggeriscono che i massimi comandanti russi siano riusciti a insinuare dubbi in Putin sull’abilità militare della Wagner, che aveva ottenuto dal Cremlino il permesso di reclutare prigionieri con la promessa di un rilascio anticipato se fossero sopravvissuti a sei mesi sul campo di battaglia. Sebbene non vi sia alcuna indicazione che Prigozhin ridistribuirà le truppe in Africa, le fonti hanno indicato che le operazioni in quest’area riceveranno probabilmente maggiore attenzione in futuro.