(Adnkronos) –
La Nato è pronta ad assumere il coordinamento della consegna di armi all’Ucraina e spinge per un nuovo pacchetto da 40 miliardi che aiuti Kiev nella guerra contro la Russia. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla vigilia del vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza Atlantica che si aprirà oggi a Bruxelles. “Mi aspetto che i ministri approvino un piano affinché la Nato guidi il coordinamento dell’assistenza alla sicurezza e dell’addestramento in Ucraina”, ha detto Stoltenberg in un momento cruciale della guerra.
Kiev ha fronteggiato nelle ultime settimane la pressione russa nella regione di Kharkiv e recentemente ha ottenuto il via libera per utilizzare le armi occidentali contro obiettivi militari in Russia. Tra i vari paesi, alcuni hanno concesso un’autorizzazione senza vincoli. Gli Stati Uniti hanno chiarito che l’Ucraina non può utilizzare i missili a lungo raggio Atacms, che hanno una gittata di 300 km, per colpire in profondità nel territorio russo. Ogni paese finora ha gestito sostanzialmente in maniera autonoma gli aiuti a Kiev. La Nato, ora, intende svolgere un ruolo da regista.
Il segretario generale chiederà agli membri dell’Alleanza Atlantica di approvare un nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di 40 miliardi per l’Ucraina, ha spiegato Stoltenberg. ”Da quando la Russia ha iniziato l’invasione su larga scala nel 2022, i nostri alleati hanno fornito 40 miliardi di euro in aiuto militare all’Ucraina ogni anno. Dobbiamo mantenere questo livello di aiuto come minimo e per tutto il tempo necessario”, ha detto Stoltenberg.
Un appuntamento cruciale è rappresentato dal vertice di luglio. In quella sede, riflettori puntati sull’Ungheria e sulla posizione del premier Viktor Orban, il più freddo tra i membri dell’alleanza quando si parla di sostegno militare a Kiev.
Stoltenberg, però, è convinto che tutto filerà liscio. ”L’Ungheria non impedirà ad altri alleati della Nato di fornire sostegno finanziario all’Ucraina. In cambio l’Ungheria non finanzierà alcun sostegno militare all’Ucraina”, dice il segretario generale, fiducioso dopo un incontro proprio con il premier ungherese.