Ucraina, “per Ue resta priorità”. Droni Kiev vicino centrale nucleare Kursk

(Adnkronos) – “L’Ucraina resta e resterà una priorità per l’Ue”. E Bruxelles prepara un nuovo è pacchetto di sanzioni contro la Russia. E’ quanto è stato ribadito oggi, 27 ottobre 2023, nel corso del Consiglio europeo, con i rappresentanti dei vari Paesi che hanno rinnovato l’impegno nel sostegno a Kiev.  

“L’Ucraina resta e resterà una priorità per l’Ue. Nel corso del Consiglio Europeo è stato ribadito il supporto a Kiev”, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue. Mentre il presidente della Commissione europea, Ursula von de Leyen, ha assicurato che “continueremo a fornire, armi e munizioni all’Ucraina. Continueremo a fornire i necessari aiuti finanziari”.  

Von de Leyen ha quindi annunciato che Bruxelles sta preparando “il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca”. “Siamo nella fase di consultazione con i paesi membri. Stiamo guardando – ha spiegato – come ridurre le rimanenti entrate che arrivano alla Russia, in particolare quelle legate alle esportazioni di diamanti in Europa e ai suoi partner. Questo può essere fatto in stretto contatto con i nostri partner del G7. Poi ci assicureremo che le sanzioni esistenti siano implementare correttamente”, spiega.  

Von der Leyen ha aggiunto che si sta lavorando anche “a una proposta su come usare i proventi dei beni congelati alla Russia che sono già abbastanza alti e che al momento sono di beneficio solo per alcune istituzioni finanziarie. L’idea è spostarli nel budget Ue e utilizzarli per la ricostruzione dell’Ucraina”. 

In conferenza stampa il presidente francese Emmanuel Macron, ha spiegato che nel Consiglio Europeo “abbiamo discusso questa mattina della situazione in Ucraina, che ci ha permesso di riaffermare molto chiaramente il nostro incrollabile sostegno alla sua indipendenza, alla sua sovranità, alla sua integrità territoriale e al fatto che, qualunque sia il contesto, il nostro sostegno rimane e la nostra strategia rimane la stessa”. “Dopo aver ascoltato il presidente Volodymyr Zelensky, che ha parlato ieri – continua Macron – ci siamo anche impegnati a garantire la continuità del nostro sostegno militare all’Ucraina a lungo termine”. Sui riflessi sul bilancio Ue del sostegno a Kiev “potremmo ritornare a dicembre. Dobbiamo soprattutto rafforzare l’industria europea della difesa, per garantire la sostenibilità dei nostri sforzi adattandoci alle esigenze degli ucraini”. Occorre “rafforzare la strategia industriale europea, che ha senso a lungo termine”, conclude.  

 

Tre droni hanno tentato di attaccare la centrale nucleare di Kursk ieri sera. Lo ha riferito la società statale russa per l’energia atomica Rosatom, aggiungendo che l’attacco “non ha influenzato il funzionamento della stazione e non ci sono state vittime o danni”. I sistemi di difesa aerea nell’oblast di Kursk hanno intercettato i droni, ha aggiunto il ministero della Difesa russo. 

La centrale nucleare si trova a circa 70 chilometri dal confine con la regione ucraina di Sumy. Il Centro nazionale di resistenza ucraino ha riferito in agosto che la Russia si stava preparando a organizzare una provocazione presso l’impianto prevedendo l’evacuazione di parte della popolazione locale. 

Le dichiarazioni da parte di Mosca sull’attacco alla centrale nucleare di Kursk arrivano pochi giorni dopo che i droni russi hanno colpito l’area intorno alla centrale nucleare di Khmelnytskyi, nell’Ucraina occidentale, danneggiando gli edifici nei locali dell’impianto. 

 

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha detto al premier britannico che i russi hanno perso “almeno una brigata” nella battaglia per Avdiivka. La telefonata arriva dopo che l’ultimo bollettino dell’Institute for the Study of war (Isw) ha sottolineato che la distruzione di tank russi in questa battaglia è superiore a quella avvenuta attorno a Vuledar e “mina le capacità offensive russe a lungo termine”. 

“La Russia continua a cercare di occupare l’intero Donbass. Gli invasori hanno compiuto diversi tentativi di accerchiare Avdiivka, ma i nostri soldati li hanno fermati e respinti ogni volta, infliggendo loro dolorose perdite. Il nemico ha perso almeno una brigata”, ha detto Zelensky, secondo quanto riferisce un comunicato del suo ufficio. 

Il corridoio del grano nel mar Nero continua a funzionare malgrado le minacce russe, ha poi assicurato Zelensky. I due leader hanno anche discusso di un sistema di assicurazione per le navi civili. La rassicurazione arriva dopo che ieri erano emerse notizie di uno stop del traffico marittimo a causa del deterioramento della sicurezza. A fine giornata le notizie erano state però smentite dal ministero per la Ricostruzione. 

Intanto l’Isw segnale “che le pesanti perdite russe di equipaggiamento vicino Avdiivka ridurranno probabilmente le capacità offensive russe per lungo tempo”. “Immagini satellitari – scrive il think tank statunitense – confermano che i russi hanno perso almeno 109 veicoli militari, tank e mezzi corazzati, vicino Avdiivka fra il 10 e il 20 ottobre”. Queste perdite di equipaggiamento appaiono “molto più grandi” di quelle subite per la battaglia di Vuledar, nota l’Isw, ricordando che fu probabilmente quella distruzione di tank russi a impedire alle forze di Mosca di condurre importanti attacchi con mezzi corazzati nell’offensiva inverno 2022-primavera 2023.  

 

E’ “da più di un mese” che i bombardieri dell’aviazione russa a lungo raggio (Lra) non lanciano missili da crociera sull’Ucraina, “una delle più lunghe pause di questo tipo di attacchi dall’inizio del conflitto”. Lo rileva il bollettino giornaliero dell’intelligence militare britannica, secondo il quale Mosca sta cercando di ripristinare gli stock di missili per attaccare gli impianti dell’energia questo inverno. 

“La Russia è ancora capace di utilizzare altre capacità per i raid, ma l’Lra è lo strumento primario per condurre attacchi di precisione – nota il bollettino – la Russia ha quasi certamente dovuto ridurre la frequenza degli attacchi per ricostruire lo stock ormai ridotto di missili da crociera As-23a Kodiak” 

Secondo l’intelligence militare britannica, Mosca utilizzerà probabilmente le nuove munizioni in produzione per “colpire l’infrastruttura ucraina dell’energia durante l’inverno”. La Russia cercherà inoltre di sostenere questo tipo di campagna anche con droni di fabbricazione iraniana.  

 

L’ex deputato ucraino filo russo Oleg Tsarov è ricoverato in terapia intensiva, dopo essere stato raggiunto la scorsa notte da colpi d’arma da fuoco. Lo ha reso noto Vadim Rogov, nominato dai russi governatore della parte occupata dell’oblast di Zaporizhzhia, in un post su Telegram. 

Rogov, ricorda Ukrainska Pravda, è stato condannato a 12 anni di carcere per tradimento nel maggio 2022. Nel marzo 2002 era arrivato assieme alle truppe russe nell’oblast di Kiev. Inoltre aveva esortato le autorità della città di Kryvyi Rih ad arrendersi ai russi.  

 

 

  

(Adnkronos)