Ucraina-Russia, Nato a Mosca: “Non è tardi per evitare guerra”

(Adnkronos) – Crisi tra Ucraina e Russia, diplomazia a lavoro per scongiurare il rischio di una guerra. La Nato “resta preparata al dialogo” con Mosca, “non è troppo tardi perché la Russia si ritragga dal precipizio del conflitto e scelga il percorso della pace” ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles a margine della ministeriale Difesa. La Nato, ha continuato Stoltenberg, “ha mandato proposte concrete scritte alla Russia, sulla trasparenza, la riduzione del rischio e il controllo degli armamenti. Dobbiamo ancora ricevere una risposta: reitero il mio invito alla Russia ad incontrarsi ancora nel Consiglio Nato-Russia”.  

“Vediamo – ha aggiunto – che la Russia mantiene una massiccia forza di invasione, pronta ad attaccare, con capacità di alto livello dalla Crimea alla Bielorussia. E’ la maggiore concentrazione di forze in Europa dalla Guerra Fredda. Dall’inizio gli alleati Nato hanno messo in chiaro che qualsiasi aggressione all’Ucraina avrebbe un costo elevato”, ha sottolineato. 

La Nato “non è una minaccia – ha rimarcato Stoltenberg – Non sappiamo che cosa succederà in Ucraina, ma la situazione ha già dimostrato che affrontiamo una crisi nella sicurezza europea. Mosca ha chiarito che è preparata a contestare i principi fondamentali che hanno sostenuto la nostra sicurezza per decenni e a farlo usando la forza. Mi dispiace dirlo, ma questa è la nuova normalità in Europa”. 

Oggi i ministri della Difesa della Nato “hanno deciso di sviluppare opzioni per rafforzare ulteriormente la deterrenza e difesa Nato, anche valutando di stabilire nuovi battaglioni Nato nell’Europa Centrale, Orientale e Sudorientale” ha detto il segretario generale della Nato. 

Il solo fatto che la Russia “minacci un Paese indipendente” come l’Ucraina “è una cosa seria”, in forza della quale “dobbiamo valutare alcuni aggiustamenti di lungo termine. Non sono state prese decisioni definitive: verranno prese sulla base dei pareri dei comandanti militari”, ha concluso.  

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