Ucraina-Russia, Nato: “Nessuna de-escalation sul terreno”

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La Nato ha “sentito” le aperture della Russia verso un’uscita diplomatica dalla crisi Ucraina, ma “finora non abbiamo visto alcuna de-escalation sul terreno. Al contrario, vediamo un accumulo di truppe” e “non abbiamo ricevuto risposte al documento scritto” che è stato mandato a Mosca. Lo afferma il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a margine della ministeriale Difesa della Nato a Bruxelles, sottolineando che Mosca dovrebbe “fare quello che dice: procedere alla de-escalation e ritirare le forze” dai confini con l’Ucraina. 

“Finora – prosegue – non vediamo alcuna de-escalation: stiamo monitorando. Se inizieranno davvero a ritirare truppe, la cosa sarà benvenuta, ma bisogna ancora vedere” se lo faranno davvero. “Hanno sempre spostato le truppe avanti e indietro, ma l’equipaggiamento” resta sul posto e “la tendenza nelle ultime settimane e mesi è di un aumento” della presenza militare ai confini con l’Ucraina. “La Russia conserva la capacità di condurre una vera e propria invasione dell’Ucraina, senza alcun preavviso”. 

“Quello che vediamo – aggiunge Stoltenberg – è una presenza militare molto forte” ai confini con l’Ucraina, “ma anche un’occasione per la diplomazia. Monitoriamo attentamente la situazione”. Pertanto alla Nato “lavoriamo duramente per l’esito migliore, ma siamo preparati per il peggiore, un’invasione dell’Ucraina” da parte delle truppe russe, conclude. 

Questa mattina la Russia ha annunciato il ritorno di unità militari dopo “esercitazioni tattiche nella penisola di Crimea”. “Unità del distretto militare meridionale, conclusa la partecipazione a esercitazioni tattiche nella penisola di Crimea, si spostano verso i punti di acquartieramento permanenti”, ha annunciato il ministero della Difesa russo senza molti dettagli. Ieri la Russia aveva annunciato il ritiro di parte delle truppe schierate vicino al confine con l’Ucraina, dopo aver completato manovre che stavano effettuando nell’area.  

 

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