(Adnkronos) – Le sanzioni dell’Ue alla Russia stanno “mordendo duramente” l’economia russa e stanno “distruggendo davvero le basi finanziarie di Putin” che rendono possibile la guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa che ha seguito il vertice Ue.
L’Unione europea ridurrà le importazioni di petrolio dalla Russia del 90% “entro la fine dell’anno”, ha dichiarato quindi la presidente della Commissione europea ricordando che la Russia ha smesso di fornire gas a cinque paesi membri dell’Ue: Finlandia, Bulgaria, Polonia, Paesi Bassi e Danimarca.
“Due terzi del petrolio importato in Ue è via mare e un terzo è tramite l’oleodotto, ovvero mediante il Druzhba che serve Ungheria, Germania e Polonia. Dato che abbiamo chiari impegni da Germania e Polonia sullo stop dell’acquisto del petrolio russo entro l’anno, vuol dire che lo stop riguarderà il 90% del petrolio russo” nel 2022, ha sottolineato. Grazie alla “solidarietà” tra i Paesi membri “in caso di un’interruzione completa dei flussi di gas dalla Russia, il gas potrà effettivamente fluire ovunque sia necessario in Europa”, ha dichiarato poi von der Leyen aggiungendo le riserve di gas dell’Ue sono comunque “attualmente al 41%” delle capacità di stoccaggio complessive, il 5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La presidente della Commissione europea ha inoltre annunciato un piano da 300 milioni di euro per “incoraggiare la produzione di energia nell’Ue”, incluse le rinnovabili, nell’ambito del processo per ridurre sempre di più la dipendenza dai combustibili fossili russi. “Le energie rinnovabili non fanno bene solo al clima, ma fanno anche bene alla nostra indipendenza, sicurezza e creano posti di lavoro”, ha dichiarato von der Leyen.
“Ci attende un lavoro colossale per la ricostruzione dell’Ucraina. Penso sia molto importante che siamo davvero ben organizzati su questo”, ha affermato rimarcando come sia stato “positivo”, nel corso del summit, discutere la “proposta della Commissione di creare una piattaforma dove possiamo condividere tutte le iniziative internazionali per essere chiari sulla direzione” che la ricostruzione Ucraina dovrà prendere, e che passa da “investimenti che vanno di pari passo con le riforme, su questo dobbiamo essere chiari”.
E ancora: “Siamo di fronte a un’urgenza prioritaria: venti milioni di tonnellate di frumento sono bloccate in Ucraina e devono uscire”. “Stiamo lavorando duramente” per realizzare dei “corridoi solidali, che permettano di far uscire via terra e via ferrovia questi cereali. Non è facile, certamente è costoso, ma è necessario farlo”, ha aggiunto von der Leyen.
Scholz
”La Germania e la Polonia sosterranno gli sforzi per metter fine gradualmente all’importazione del petrolio russo entro la fine dell’anno”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine del vertice Ue, spiegando che attualmente sono 800mila i rifugiati ucraini registrati in Germania.
Macron
Il “sesto pacchetto di sanzioni” alla Russia permetterà di “sanzionare, per la prima volta, al 92% il petrolio, da qui alla fine dell’anno”. Lo ha detto Emmanuel Macron, al termine del vertice della Ue, aggiungendo che le nuove misure prevedono anche “sanzioni ad oltre 80 oligarchi, l’interdizione a tre catene televisive e l’uscita dal sistema Swift della prima banca russa che rappresenta il 35% del mercato russo”.