(Adnkronos) – “Nella regione di Kharkiv le nostre forze armate stanno distruggendo gli invasori. I risultati sono tangibili”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fornisce aggiornamenti positivi sulla situazione nell’oblast di Kharkiv, dove i soldati di Kiev fronteggiano l’offensiva avviata dalla Russia lo scorso 10 maggio.
Al quadro delineato dal presidente ucraino, però, si contrappone quello proposto dalla sponda russa. Le forze di Mosca rivendicano il graduale livellamento della linea del fronte nella regione, con un avanzamento di 150-200 metri al giorno, e di aver assunto il controllo del 40 per cento della cittadina di Vovchansk, vale a dire i quartieri a nord.
“I nostri sono penetrati in profondità nelle difese nemiche da cui hanno scacciato quanti più nemici possibile da tutte le linee”, le parole di Vitaly Ganchev, il responsabile dell’amministrazione militare e civile regionale, sottolineando che gli ucraini stanno concentrando le forze nella cittadina, portando personale da sud, quindi da Kramatorsk, per cercare di lanciare una contro offensiva.
Al di là di Kharkiv, la situazione sul campo per l’Ucraina rimane estremamente complessa e Zelensky non lo nasconde. “Ho ricevuto rapporti dettagliati dal ministro della Difesa Umerov e dal capo di stato maggiore Barhylevych sulla situazione in prima linea e sul consolidamento della nostra linea di difesa”, dice il presidente, aggiornato anche dal generale Oleksandr Syrsky, comandante delle forze armate.
“La situazione lungo la direttrice di Pokrovsk e nelle aree del Donetsk – in particolare Kramatorsk e Kurakhove – rimane ora estremamente difficile, lì si svolgono la maggior parte dei combattimenti”. La linea del fronte si dilata, con una missione sempre più complessa per le forze di Kiev. Zelensky ribadisce la necessità del sostegno della coalizione internazionale: in cima alla lista, “sistemi di difesa aerea, veicoli corazzati e munizioni”.
“Tutti i partner sono pienamente informati sulle nostre reali esigenze e sulla reale situazione al fronte. Sono grato a ciascuno Stato, a ciascun leader, a tutti i ministri della Difesa e ai capi di stato maggiore dei partner che sono veramente pronti ad aiutare e a mantenere le promesse fatte”. Armi e aiuti “sono necessari al fronte proprio adesso, in queste settimane, non in estate”.