Università, La Statale sceglie nuovo rettore: avanti Marina Brambilla

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Fumata nera per la prima tornata di voto che deciderà il nuovo rettore dell’università Statale di Milano per il sessennio accademico 2024/2030. Nel primo turno elettorale la prorettrice Marina Brambilla, che nell’ateneo insegna Linguistica tedesca, ha ricevuto 1.380 voti senza però ottenere la maggioranza assoluta rispetto agli sfidanti, Gian Luigi Gatta, che ha ottenuto 754 voti e Luca Solari, terzo con 545 preferenze. 

Il primo turno di voto si è svolto il 3 e 4 aprile scorsi, con un’affluenza totale pari al 79% degli aventi diritto al voto. Rilevato che nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti esprimibili, pari a 1.684 voti, la commissione di scrutinio ha dato atto che si procederà con il secondo turno di voto, dove risulterà eletto il candidato che otterrà la maggioranza dei voti espressi. Le votazioni si svolgeranno quindi mercoledì 10 aprile dalle 9 alle 18 e poi giovedì 11 aprile dalle 9 alle 14. L’eventuale terzo turno di voto è fissato invece per il 17 e 18 aprile. Le votazioni si svolgeranno sempre mediante voto elettronico tramite l’utilizzo di apposite postazioni informatiche installate presso i seggi elettorali. 

“Desidero esprimere la mia gratitudine per l’ampio sostegno, a chi ha ritenuto, in questa prima fase, che il mio progetto e la mia candidatura fossero all’altezza di questa sfida, consentendomi di raccogliere il numero maggiore delle preferenze – afferma Marina Brambilla poco dopo l’esito del primo turno delle elezioni -. Si tratta di una circostanza che mi induce, nelle prossime settimane, a profondere ancora più impegno per documentare, in vista delle prossime votazioni, le proposte e le azioni che intendo intraprendere qualora avessi l’onore di guidare l’Ateneo”.  

Secondo Brambilla “abbiamo bisogno di iniziare, al più presto, un nuovo percorso nell’anno del centenario incrementando, in primis, i servizi in termini di borse studio, residenze e alloggi; ma non solo: sostenendo la ricerca e i nostri presidi di medicina e chirurgia; massimizzando il trasferimento a Mind e dando concretamente seguito all’università dei 5 hub; creando, infine, nuove iniziative tese a favorire il welfare dei nostri dipendenti, che sono il fulcro delle dinamiche dell’Ateneo”. E conclude: “Il nostro Paese attraversa, come tutta l’Europa, un momento difficile, carico d’incertezze e di tensioni. Lavorare per il futuro dei giovani, classe dirigente di domani, è una scelta cruciale, a cui non possiamo sottrarci. Dobbiamo fare della ‘Statale’ un punto di riferimento nazionale e internazionale”. 

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