“I dati” sui vaccini anti covid e le reazioni avverse “sono ulteriormente rassicuranti sulla non comparsa di nuovi eventi avversi e confermano la presenza di soli sintomi lievi e transitori. Quindi questi vaccini oltreché straordinariamente efficaci sono altrettanto sicuri”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini, dopo la pubblicazione del rapporto dell’agenzia sugli “effetti” sfavorevoli dei vaccini. Gli episodi gravi sono il 13,8%, non pochi: “Chiariamo che si tratta di segnalazioni di eventi e non di casi dove sia stato dimostrato il rapporto causale tra vaccino e conseguenze negative. La funzione della farmacovigilanza è proprio questa. Raccogliere tutto ciò che, ad un’analisi approfondita, potrebbe costituire un problema. Non abbiamo questa indicazione. La comunità scientifica non ha dubbi”.
Terza dose, perché? “Abbiamo individuato due popolazioni ben diverse tra loro, gli immunodepressi, che rappresentano una parte della più vasta popolazione dei fragili, e la popolazione generale – spiega il direttore dell’Agenzia del farmaco – Per i primi c’è una certa urgenza di garantire una migliore maggior risposta al vaccino, mentre per la seconda occorre fare una riflessione, sulla base delle evidenze disponibili, di quali sottogruppi possono beneficiare di un richiamo e in che tempi”.