La convivenza col Covid renderà necessario fare il vaccino “verosimilmente ogni anno, ma sarà una decisione collegiale da prendere nei prossimi mesi”. Così Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in un’intervista al Corriere della Sera, dove spiega anche che “parlare in modo generico di terza dose è un messaggio che confonde”. “Un richiamo anticipato non sarà per tutti, solo per gli immunodepressi come trapiantati, pazienti oncologici o coloro che fanno specifiche terapie immunosoppressive che è stato dimostrato beneficiano di una terza dose per raggiungere una buona immunità. Le persone che non appartengono a queste categorie possono stare tranquille: le due dosi già ricevute garantiscono una eccellente protezione”, afferma.
A questo proposito Magrini ricorda che “le evidenze disponibili dimostrano che la risposta immunitaria dura dai 9 ai 12 mesi e che anche i grandi anziani la raggiungono e la mantengono nel tempo. Inoltre, non ci sono dati che ci fanno preoccupare per mancata protezione, anzi”.
E sul settimo rapporto sugli effetti collaterali dei vaccini appena pubblicato sottolinea: “Il rapporto con le segnalazioni giunte fino a fine luglio contiene informazioni rassicuranti per i circa due milioni di adolescenti già vaccinati. I rischi gravi anche se rarissimi hanno riguardato il vaccino di AstraZeneca, ma da quando ne abbiamo ristretto l’uso agli over 60 non sono arrivate segnalazioni di effetti gravi. In Italia la campagna si è basata prevalentemente sui vaccini a mRna messaggero (Pfizer e Moderna), e così sarà anche per il prossimo anno”.
Quanto alla campagna vaccinale di massa che si chiude il 30 settembre, “l’obiettivo è stato centrato, raggiungeremo oltre il 70% della popolazione. Un grande risultato. L’obiettivo di fine settembre lo consideravamo raggiungibile già a marzo. Eravamo consapevoli che nei mesi estivi si sarebbe realizzata una parte importante della campagna vaccinale di massa senza precedenti. Un percorso non facile, caratterizzato da eccessi di polemiche oggi per fortuna superate”.
La curva dell’epidemia si sta alzando, ma “lo scenario ora è decisamente migliore grazie al vaccino e al green pass , fermo restando che bisognerà continuare a rispettare le regole di igiene e distanziamento. Intanto vedere la campagna vaccinale di massa in qualche modo compiuta è davvero un grande passo avanti. L’importante è continuare a leggere i dati con molta attenzione”.
Però col virus non è finita qui, ricorda Magrini, “dovremo conviverci a lungo, per anni. Il fatto però che la crescita dei contagi, se guardiamo i dati della Gran Bretagna o di Israele, non abbia comportato un aumento dei ricoveri ci porta a vedere positivo. Continuiamo a puntare sui vaccini”.
Aifa ha appena approvato nuovi anticorpi monoclonali. Farmaci necessari? “I monoclonali sono una famiglia piuttosto eterogenea. Ne abbiamo autorizzato uno nuovo (sotrovimab), abbiamo ampliato i criteri di utilizzo anche per i pazienti ospedalizzati dopo lo studio Recovery che ha dimostrato una riduzione di mortalità a dosaggio elevato ma abbiamo limitato l’utilizzo di una delle due combinazioni disponibili in quanto non efficace contro alcune specifiche varianti”.