“Sono fiduciosa nella giustizia. Uscirà fuori tutta la verità sulla truffa subita da mia madre”. Così Valeria Marini commenta con l’Adnkronos la decisione del sostituto procuratore Pollidori di rinviare a giudizio Giuseppe Milazzo, imputato per truffa aggravata ai danni di sua madre, Gianna Orrù.
“Giuseppe Milazzo è un truffatore di professione, un manipolatore oltre ogni immaginazione che mi ha raggirata in modo incredibile, riuscendo a farmi versare sul suo conto personale, oltre 300mila euro e poi, dopo la mia denuncia, arrivando persino a dire che tra noi c’era stata una storia di sesso e che lui aveva delle mie foto nuda quando non esistono neppure mie foto in costume”. Così all’Adnkronos Gianna Orrù “Quando ci siamo conosciuti lui si è mostrato così in difficoltà che gli ho creduto totalmente per poi capire quel che stava accadendo davvero – ha raccontato – Essere stata truffata, derubata e raggirata in questo modo mi ha sconvolto la vita e ora spero che la giustizia italiana sia veloce. Quanto accaduto è di totale evidenza ed io ho fornito le prove di quello che racconto al tribunale per cui spero che presto si arrivi a sentenza”.
“Il sostituto procuratore Pietro Pollidori ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Giuseppe Milazzo, imputato per truffa aggravata ai danni della signora Gianna Orrù, mamma di Valeria Marini. Siamo contenti e non vediamo l’ora che arrivi l’udienza e si celebri il processo. Ci aspettiamo una giustizia celere, anche in considerazione del fatto che la signora non è più una ragazzina”, ha detto l’avvocato Laura Sgro, in merito alla decisione presa dal sostituto procuratore Pollidori su Milazzo, indagato nell’inchiesta scattata a seguito della denuncia di Gianna Orrù, che a febbraio del 2020, si è recata dai carabinieri spiegando di essere stata manipolata da Giuseppe Milazzo che, con diversi raggiri, è “riuscito – come spiega la signora Orrù – a farle versare sul suo conto personale in Bnl 352mila euro”. La prima udienza è fissata il 30 novembre.