Obbligo vaccinale per fermare la variante Omicron in Italia. E’ la proposta che comincia a far breccia tra gli esperti, davanti all’aumento dei contagi covid. “L’obbligo vaccinale per tutti è l’extrema ratio, ma abbiamo circa 6 milioni di persone non vaccinate e che ormai non lo faranno”, dice all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova. “Siamo già siamo in ritardo e nel piano di quarta ondata. Se si vuole proteggere la popolazione, anche in vista di una diffusione di Omicron con un super afflusso di persone in ospedale, una proposta potrebbe essere di usare i prossimi 15 giorni delle vacanze di Natale per mettere un obbligo ad immunizzarsi, almeno per gli over 40, così potremmo ridurre quel numero enorme di non vaccinati. Si potrebbe approfittare delle scuole chiuse e delle ferie, e pensare ad una multa dopo il 9 gennaio per chi non si è vaccinato”, aggiunge.
Mentre sul lockdown per i non vaccinati, Bassetti chiarisce che “non si combatte il Covid con le restrizioni, ma se si deve scegliere è chiaro che queste misure devono valere solo per i non vaccinati”.
“Sono sempre stato favorevole all’obbligo vaccinale e lo sono ancor di più oggi visto che la variante Omicron potrebbe diventare un fattore di rischio importante tale da mettere in difficoltà gli ospedali”, dice all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). “Questa scelta e quella del lockdown per i non vaccinati andrebbero prese prima però di arrivare in zona rossa, quando i ricoveri in area medica e in terapia intensiva sono già al limite. Se Omicron diventerà dominante anche in Italia occorrerà farsi trovare preparati e l’obblligo vaccinale, insieme alle restrizioni per chi non si è ancora immunizzato, possono aiutarci”, aggiunge.