Una nuova ondata di contagi covid legati alla variante Omicron in estate. E’ lo scenario che in Gran Bretagna delineano gli scienziati dello Scientists Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage), il panel di consulenti che fornisce supporto al governo nella gestione dell’emergenza coronavirus. La Gran Bretagna è scesa sotto i 100mila casi quotidiani per la prima volta dal 21 dicembre. Tra una decina di giorni, il 26 gennaio, le attuali misure anti-covid potrebbero essere riviste e ridotte.
l Sage, però, si proietta già all’estate, quando la vita sociale ‘esploderà’ e quando la protezione garantita dalla terza dose di vaccino potrebbe calare in maniera sensibile. Il ‘worst case scenario’ – l’ipotesi peggiore prevista dai modelli – è giudicato tutto sommato poco concreto: non si ritiene, in sostanza, che ci si possa avvicinare ai 4.000 ricoveri quotidiani. L’ondata “non può essere prevista con nessuna certezza” in relazione alle dimensioni e al periodo, secondo l’analisi dei ricercatori della University of Warwick.
Se almeno una parte delle misure attualmente in vigore venissero mantenute, i modelli prevedono un numero quotidiano di ricoveri oscillante tra quasi 1.000 e circa 2.000. Le stime sono complicate da una serie di incognite: la apparente inferiore gravità della malattia provocata da Omicron, i tempi di incubazione, l’eventuale immunità garantita da infezioni già superate. Il quadro, insomma, non è affatto definito.
Nel meeting dello scorso 7 gennaio, i membri del Sage hanno fatto riferimento ad una pressione persistente sugli ospedali, soprattutto per i ricoveri di persone anziane. Il picco dei ricoveri, in ogni caso, dovrebbe essere raggiunto a gennaio.
Secondo l’Office for National Statistics (ONS), circa 3,73 milioni di persone in Inghilterra – in pratica 1 su 15 – hanno sono state contagiate nell’ultima settimana. In Scozua, Galles e Irlanda del Nord l’infezione ha raggiunto una persona su 20. A Londra, il picco sembra superato, ma in altre zone dell’Inghilterra – in particolare nel nordovest- il contagio galoppa.