La variante Omicron può contagiare guariti dal covid e soggetti che hanno ricevuto due dosi di vaccino. La variante “elude in gran parte l’immunità ottenuta con la malattia e quella con due dosi di vaccino” anti-Covid, come sottolinea l’ultimo report dell’Imperial College di Londra, che ha preso in esame dati della Uk Health Security Agency (UkHsa) e del Servizio sanitario nazionale (Nhs), che hanno registrato tutti i casi di coronavirus confermati in Inghilterra con un test molecolare e che avevano effettuato un test Covid tra il 29 novembre e l’11 dicembre 2021.
Gli esperti stimano “che il rischio di reinfezione con la variante Omicron è 5,4 volte maggiore di quello della variante Delta” e che quindi “la protezione contro la reinfezione da Omicron, offerta da un’infezione avuta in passato, può arrivare fino al 19%”.
Gli scienziati hanno inoltre stimato l’efficacia dei vaccini anti-Covid contro l’infezione sintomatica da Omicron. Ebbene, “l’efficacia è compresa tra lo 0% e 20% dopo due dosi e tra il 55% e l’80% dopo la dose di richiamo”. Questo studio “fornisce altre prove della misura, molto sostanziale, con cui Omicron può eludere l’immunità che può dare l’aver avuto la malattia e aver fatto il vaccino anti-Covid. Questo livello di evasione immunitaria significa che Omicron rappresenta una grave e imminente minaccia per la salute pubblica”, afferma Neil Ferguson dell’Imperial College.
La ricerca “non ha trovato prove che Omicron” causa infezioni di “gravità inferiore a Delta”, considerando la proporzione di persone risultate positive che riportano sintomi o la quota di casi che richiedono cure ospedaliere dopo l’infezione. “Tuttavia – precisano gli autori – i dati sui ricoveri rimangono molto limitati in questo momento”.