MANTOVA – Il caldo, soprattutto se persistente, insieme ad un’elevata umidità può causare situazioni di disagio di diversa gravità, fino a mettere a rischio la salute, in particolare di anziani, neonati, bambini con meno di 4 anni e persone in condizioni fisiche non ottimali. Sul territorio di ATS della Val Padana sono oltre 8mila i soggetti a rischio, pressoché equamente distribuite nelle due province di Mantova e Cremona.
10 Regole d’Oro per evitare danni alla salute derivanti da esposizione ad elevate temperature
1) evitare di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle 11.00 alle 17.00);
2) aprire le finestre dell’abitazione al mattino e abbassare le tapparelle o socchiudere le imposte;
3) rinfrescare l’ambiente in cui si soggiorna;
4) coprirsi quando si passa da un ambiente molto caldo a uno con aria condizionata;
5) proteggersi con cappellino e occhiali scuri quando si esce;
6) accendere il climatizzatore in auto, se disponibile, e in ogni caso usare le tendine parasole;
7) indossare indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali, come ad esempio lino e cotone, evitando fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni, pruriti e arrossamenti;
8) bagnarsi subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore;
9) consultare sempre il medico se si soffre di pressione alta (ipertensione arteriosa) e non interrompere o sostituire di propria iniziativa la terapia in corso;
10) non assumere integratori salini senza consultare il medico curante; ricordarsi di bere spesso.
Molte situazioni di rischio possono, però, essere ridotte o evitate sapendo cosa fare e a chi rivolgersi in caso di bisogno.
Numeri utili da contattare in caso di necessità:
800 995 988 (Numero verde AUSER)
800 318 318 (Call Center Sanità della Regione Lombardia)
800 061 160 (Numero verde Protezione Civile)
116 117 (Servizio di Continuità Assistenziale).
Maggiori informazioni su ulteriori misure da adottare per prevenire gli effetti negativi delle ondate di caldo e su come riconoscere i segni e i sintomi dello stress termico e del colpo di calore sono disponibili sul sito di ATS Val Padana al link https://www.ats-valpadana.it/estate-sicura
Il Piano Operativo per l’Emergenza Caldo 2022 è stato messo in campo da Ats Valpadana seguendo le indicazioni del Ministero della Salute e di Regione Lombardia. Il Piano serve per la prevenzione e gestione delle emergenze provocate dalle ondate di calore, ed è mirato a proteggere la salute delle persone anziane fragili e della popolazione più vulnerabile.
Il Piano, è stato curato in stretta sinergia da tutti i Dipartimenti di ATS, compreso quello Veterinario in una logica “One Health”, e prevede della collaborazione delle ASST, degli Enti Sanitari e Sociosanitari, dei Medici di Medicina Generale (MMG)/Pediatri di Famiglia (PdL), delle Farmacie, dei Comuni e delle reti dell’associazionismo e del Terzo Settore.
Il piano si fonda su tre linee di azione
1. Anagrafe di persone vulnerabili. Raccoglie l’elenco delle persone identificate come potenzialmente vulnerabili sulla base di una analisi di contesto che prende in considerazione determinanti individuali, sociali, ambientali e condizioni di salute. Una specifica analisi statistica consente inoltre di ponderare e stratificare il rischio in 4 classi (basso, medio, alto, molto alto). L’elenco delle persone (oltre 8000) identificate a rischio “alto” e “molto alto” viene condiviso con le ASST, con i Comuni e i MMG /PdL per le opportune azioni di competenza.
2. Sistemi di previsione – allarme delle condizioni climatiche. Si tratta di un sistema di previsione degli effetti delle ondate di calore sulla salute, gestito centralmente dal Ministero della Salute che prevede, fino al 15 settembre, l’invio di bollettini da parte del Ministero al Centro di Riferimento di ogni Regione. Regione Lombardia quindi, per il tramite del Servizio Meteorologico Regionale (SMR) di ARPA Lombardia, trasmette bollettini giornalieri al Centro di Riferimento di ogni ATS. Nello specifico, ATS Val Padana attiva a sua volta il flusso informativo locale ad oltre 1600 utenze tra Enti Pubblici e Privati.
3. Interventi in continuo ed in emergenza. Vengono attivati in modo modulare, a seconda dell’intensità dell’esposizione e della ampiezza dei gruppi di soggetti a rischio, comprendendo anche la prevenzione nei luoghi di lavoro.