OSTIGLIA – Le piste ciclabili come importante crocevia del turismo: questo il messaggio trasmesso in occasione dell’incontro che si è tenuto venerdì scorso presso la biblioteca comunale di Ostiglia, organizzato dalla sezione locale di Fiab “Ruote in libertà” col patrocinio del Comune, per fare il punto sulla situazione delle ciclabili in fase di realizzazione sul territorio.
Alla presenza dell’Assessore al Turismo Andrea Rivaroli è intervenuto Corrado Marastoni, presidente di Fiab Verona e coordinatore di regione Veneto, che ha più volte evidenziato come Ostiglia sia un nodo cruciale di importanza strategica nella realizzazione di alcune tra le più importanti ciclabili a livello nazionale.
Per quanto riguarda la Treviso-Ostiglia (percorso che recupera l’ex tratto ferroviario dismesso da anni che da Ostiglia portava a Treviso), la pista è già in funzione da Treviso a Montegalda mentre è stato recentemente finanziato il tratto Cologna Veneta-Legnago e si sta elaborando uno studio di fattibilità del tratto ostigliese. Passiamo quindi alla Claudia Augusta, che si snoda sull’antica strada romana che dal Danubio portava fino alla pianura del Po e all’Adriatico: il tratto italiano inizia a Resia e segue la Val d’Adige fino a Feltre, da dove si può proseguire per la Valsugana ed arrivare ad Altino, oppure rimanendo sulla riva dell’Adige puntare su Rovereto, quindi Verona, fino ad arrivare al Po ad Ostiglia, dove presso i giardini “Borsellino” si erge la stele che ricorda il punto d’arrivo di questa importante via romana. Eurovelo 8 o Mediterranean Route: itinerario europeo che parte da Cadice ed arriva ad Atene, il progetto in fase di realizzazione unendo e coordinando tratti già esistenti si interseca alla foce del Secchia con Eurovelo 7. Arriviamo alla Ven-To Venezia-Torino seguendo gli argini del Po: allo stato attuale è ancora un progetto elaborato dal Politecnico di Milano in parte ciclabile, in parte ancora da mettere in sicurezza; al momento è stato eseguito lo studio di fattibilità. Infine, la Ciclovia del Sole che doveva passare per Ostiglia è stata spostata su Mantova: attualmente è già stato realizzato il tratto che dal Brennero arriva a Mantova; dal 30 marzo sono partiti i cantieri per terminare il tratto bolognese che corre sull’ex linea ferroviaria Bologna-Verona passando quindi per Ostiglia. Ancora: due anni fa è partito il progetto Ve-Os Verona-Ostiglia detto anche Brezza Mediana, percorso ciclabile/turistico di 67 chilometri in un territorio a cavallo tra Mantovano e Veronese che culminerà anche quello su Ostiglia.
Infine si è parlato di un altro importante progetto targato Fiab che non coinvolge direttamente Ostiglia ma passa un po’ più a nord: si tratta di AIDA (Alta Italia Da Attraversare), itinerario ciclabile che va dal passo del Moncenisio a Trieste, attraversando tutte le città dell’Alta Italia (Torino, Vercelli, Novara, Milano, Brescia, Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Venezia, Pordenone e Udine). L’itinerario prevede l’unione dei tracciati già esistenti, che potrebbe arrivare a soddisfare sia la domanda di percorsi ciclo-turistici (collegare le attrazioni), sia la domanda di mobilità locale (collegare i paesi).
«Fare cicloturismo non è andare in bici da qualche parte ma vivere il paesaggio in “realtà aumentata – ha spiegato il direttivo di Fiab Ostiglia, di cui fa parte Milva Basaglia. – Puntare sui ciclisti significa portare economia in aree di pregio non considerate dal turismo di massa perché viaggiano fuori stagione, perché coprono tutte le categorie sociali e perché le strade per i cicloturisti sono in realtà utilizzate tutto l’anno dai cittadini».