MANTOVA – Anche a Mantova il Terzo Polo ha presentato la proposta del piano energia da 40 miliardi, bazooka contro il caro bollette. Lo ha fatto questa mattina con l’illustrazione della proposta, nella saletta del Bar Venezia a Mantova, da parte di Anna Lisa Baroni, Fabio Madella, Luca Malavasi, Simone Segna, Gianmarco Carra e Gabriele Brigoni.
La proposta del Terzo Polo copre l’intero inverno, da novembre 2022 a marzo 2023. Prevede un tetto alla bolletta elettrica, fissato a 150 euro/MWh, per un costo di 15,7 miliardi di euro. E un tetto alla bolletta del gas, fissato a 100 euro/MWh, per un costo di 23 miliardi, e tetto al prezzo del gas il differenziale coperto dalla finanza pubblica. Costo totale dell’operazione: 40 miliardi. Esempio: una bolletta elettrica da 45mila euro (a prezzo di mercato) diventerebbe di 21mila.
Come si copre tutto ciò? La copertura per novembre e dicembre prevede un costo di 16 miliardi che sarebbero coperti da 10 miliardi riportando il deficit attuale, poi 1,5 miliardi da aste Ets destinati a Mise e Mite e 4,7 miliardi con la cancellazione dell’applicazione del credito d’imposta. Per il 2023 sono da coprire 24 miliardi di spesa con 10 miliardi riportando il deficit tendenziale ai livelli di quello programmatico del Def, poi 9 miliardi dalla tassazione degli extra-profitti e infine 5 miliardi recuperati dalla maggiore crescita economica determinata dalla misura. Necessarie poi le infrastrutture, ad iniziare dal rigassificatore di Piombino.
La presentazione della proposta contro il caro bollette è stata anche l’occasione per i rappresentanti mantovani del Terzo Polo di esprimere il loro dissenso nei confronti di quei sindaci, in particolare dell’Alto Mantovano, i quali hanno già annunciato che non allestiranno le luminarie natalizie. “In questo modo si penalizza ancora di più il commercio” è stato sottolineato.