(Adnkronos) – “Il Papillomavirus (Hpv) rappresenta un problema molto più comune di quanto si possa pensare. In particolare, negli ultimi anni stiamo assistendo a due picchi di infezione principali: il primo durante l’esordio all’attività sessuale, tra i 18 e i 25 anni, e un secondo a seguito delle alterazioni ormonali e delle modificazioni del microbiota vaginale che si verificano tra i 45 e i 55 anni”. Lo spiega Rosa De Vincenzo, del Dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica presso il Policlinico Gemelli di Roma, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione della campagna ‘Hai prenotato vero?’, che si è tenuta questa mattina nella Capitale.
I relatori che si sono alternati durante l’incontro hanno sottolineato l’importanza di incrementare la diffusione della vaccinazione contro l’Hpv, non solo nelle giovani donne, ma anche in quelle più adulte. L’appuntamento è stato anche l’occasione per evidenziare l’importanza della vaccinazione anche nei maschi. “Si tende a pensare che questa problematica sia un’infezione rosa, ma non è così – precisa l’esperta – Per questo è così importante aumentare la copertura vaccinale. Secondo le stime attuali, una diffusione più capillare del vaccino potrebbe ridurre fino al 44% il tasso di decessi legati a tumori correlati all’Hpv”.