MANTOVA – Consulenze cardiochirurgiche anche sul territorio. Un nuovo servizio per la popolazione mantovana, grazie all’impegno dei professionisti della struttura di Cardiochirurgia dell’ASST, diretta da Manfredo Rambaldini. Entro i primi giorni di marzo, infatti, verranno attivati ambulatori nei presidi di Pieve di Coriano (mercoledì, dalle 16 alle 17), Bozzolo (lunedì dalle 16 alle 17), Asola (giovedì dalle 15 alle 16) e nel poliambulatorio di Goito (martedì dalle 16 alle 17). Le prestazioni saranno fruibili tramite il Servizio sanitario nazionale.
I cardiochirurghi del Poma svolgeranno inoltre attività di consulenza ambulatoriale anche in regime di libera professione nei centri Armonia di Porto Mantovano, San Nicola a Viadana, Medigroup a Suzzara, Fondazione Gonzaga e Centro Salus di Nogara. L’obiettivo è garantire ai cittadini la presenza di professionalità d’eccellenza dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale vicine al proprio domicilio, coprendo così gran parte del bacino d’utenza della provincia.
La struttura di Cardiochirurgia è tra le prime tre Cardiochirurgie pubbliche lombarde per numero di casi annui degli adulti, che si attestano sui 500. Svolge attività diagnostica e terapeutica (interventi tradizionali e mini-invasivi), delle patologie cardiache coronariche, valvolari, pericardiche, aortiche congenite e acquisite dell’adulto con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’ aspettativa di vita del paziente. Il reparto è all’avanguardia per l’utilizzo delle nuove protesi valvolari aortiche sutureless. Mantova infatti è diventato uno dei centri di riferimento italiani e mondiali per l’utilizzo di queste nuove protesi che permettono di dimezzare i tempi operatori e ridurre così al minimo l’invasività dell’intervento cardiochirurgico riducendo ulteriormente la convalescenza postoperatoria. Uno dei punti di forza del reparto è la stretta collaborazione con i reparti di Cardiologia, Riabilitazione Cardiorespiratoria ed Anestesia e Rianimazione. Il paziente cardiochirurgico, dal ricovero alla dimissione, è seguito non solo dal cardiochirurgo ma anche da un’équipe multidisciplinare che lo accompagna in tutto il percorso ospedaliero fino alla dimissione.
Grazie a questo spirito collaborativo da circa due anni i cardiochirurghi partecipano attivamente con i colleghi emodinamisti alle procedure di emodinamica strutturali: impianto di valvole aortiche percutanee e mitral clip (procedura di plastica mitralica percutanea).