Giro di vite contro alcol e stupefacenti, i Carabinieri di Ostiglia chiudono un pubblico esercizio e una sala slot

Piazza Cornelio a Ostiglia

OSTIGLIA – Un pubblico esercizio ed una sala slot frequentati abitualmente da pregiudicati e principali “snodi” di traffici non proprio cristallini: questa la situazione riportata dai Carabinieri di Ostiglia al Questore di Mantova Paolo Sartori che, dopo accurate immagini, non ha tardato ad emettere ordinanza di chiusura per entrambi i locali per 15 giorni.

La proposta di applicazione dell’art. 100 del TULPS a carico delle due attività commerciali nasce da una circostanziata e mirata attività dell’Arma di Ostiglia che ha portato all’evidenza del Questore una situazione di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica che perdurava da diverso tempo, anche prima della gestione attuale, causata dalle frequentazioni di soggetti pregiudicati.

L’attenzione investigativa dei militari è ricaduta proprio su quelle attività commerciali dopo numerosissime segnalazioni, pervenute in caserma, che raccontavano di sospetti “via vai” tra soggetti avventori della “sala slot”, il bagno posto all’interno e le pertinenze della stessa struttura. In effetti è emerso che il locale era frequentato con costante abitualità da persone pregiudicate, oltre che individuato come luogo consolidato di frequentazione di soggetti dediti al consumo smisurato di sostanze alcoliche e stupefacenti, ragione per la quale all’interno del locale e nelle immediate vicinanze si era concentrata una negativa frequentazione di clienti che giorno dopo giorno avevano creato “allarme sociale” tra i residenti ed i passanti.

La sospensione della licenza di un esercizio, prevista dalla norma in esame, ha finalità non di sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per il verificarsi di condizioni potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, bensì di impedire – attraverso la temporanea chiusura del locale – il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e, nel contempo, di prevenire il reiterarsi di questo genere di situazioni, rendendo consapevoli quei soggetti della circostanza che la loro presenza è stata rilevata dall’autorità, in modo da indurre il definitivo allontanamento degli stessi, o il modificarsi della loro condotta.

Una misura cautelare con finalità di prevenzione, dunque, finalizzata a produrre un effetto dissuasivo sui soggetti ritenuti pericolosi, i quali da un lato sono privati di un luogo di abituale aggregazione e, dall’altro, sono avvertiti della circostanza che la loro presenza è oggetto di attenzione da parte delle autorità. Il tutto “indipendentemente dalla responsabilità dell’esercente”. Ed infatti, in relazione agli incontestabili elementi informativi raccolti dai militari operanti, il Questore di Mantova ha condiviso le risultanze emettendo i provvedimenti amministrativi. Con questi ultimi due, nel corso del periodo 2019 – marzo 2020 sono complessivamente cinque gli esercizi pubblici cui è stato irrogato il provvedimento.