REGGIOLO (REGGIO EMILIA) – Gli anziani della Casa protetta comunale di Reggiolo videochiamano i familiari via Skype o Whatsapp. Il progetto è nato dalla collaborazione tra il Comune e l’ente gestore della struttura di via Dante Alighieri, Coopselios. Sotto la guida degli operatori, i 30 ospiti della casa protetta hanno utilizzato, a turno, un tablet per sentirsi più vicini ai loro cari. Un sorriso, due chiacchiere, qualche ricordo commosso e pure qualche battuta nel tentativo di mettere ancor più a fuoco l’inquadratura, hanno rotto rapidamente il ghiaccio di fronte alla novità tecnologica. E quanta soddisfazione subito dopo, perché il calore dei sentimenti è qualcosa di insostituibile, soprattutto in questo difficile momento di emergenza per fronteggiare il contagio da Coronavirus. È dal 5 marzo scorso che nelle strutture per anziani non possono entrare visitatori e persone dall’esterno. Un provvedimento necessario che però ha improvvisamente allontanato i nonni dai loro cari. Per non farli sentire soli e lontani dalle famiglie, l’assessorato alle Politiche sociali e gli operatori hanno pensato di utilizzare la tecnologia per accorciare le distanze e far comunque incontrare, pur virtualmente, le famiglie.
“Siamo certi – ha commentato il sindaco Roberto Angeli – che questa opportunità porterà quel senso di tranquillità necessario per fronteggiare questo difficile momento agli ospiti della casa protetta. Per tutto questo ringraziamo la disponibilità degli operatori”.