MANTOVA – Chi ha memoria storica non ricorda le acque del fiume Po così limpide come in questi giorni dagli anni Cinquanta. Un evento storico, praticamente. È l’effetto collaterale positivo del lockdown imposto dal Coronavirus, che ha costretto in casa la popolazione, fermato le industrie, il traffico, gli insediamenti produttivi industriali e artigianali.
«Ma non ha bloccato l’agricoltura, che – ricorda Coldiretti Mantova – continua imperterrita a produrre e che ha proprio nell’area padana il principale bacino produttivo in Italia per latte, carne suina, ma anche carne bovina e allevamenti avicoli. Le fotografie del fiume Po all’altezza di Motteggiana sono la migliore risposta agli attacchi infondati e faziosi rivolti al sistema zootecnico lombardo dalla trasmissione Report di Rai3, pagata dai contribuenti e trasmessa dalla televisione di Stato». Si ricorda che durante la trasmissione è stato ipotizzato il collegamento tra l’attività zootecnica e la diffusione del Coronavirus.
«Acqua limpida anche nelle derivazioni del canale Arrigona a Marmirolo. E anche in questa zona erano decenni che non ci si ricordava una simile limpidezza delle acque. Se l’agricoltura non ha mai smesso di produrre, mentre le industrie e gli insediamenti artigianali hanno sospeso l’attività, la circolazione di automobili e camion è quasi azzerata, il turismo è congelato, come mai le acque del Po e dei canali sono ritornate ad essere limpide e cristalline?», concludono dalla Coldiretti.