MANTOVA – “Un’altra clamorosa serie di inefficienze burocratiche a livello centrale bloccano i fondi destinati alle filiere zootecniche in questo momento di crisi post Covid-19″. A dirlo gli uffici di Confagricoltura Mantova, a pochi giorni dall’annuncio, da parte del ministro Teresa Bellanova, di 90 milioni di euro per i settori dell’allevamento suino, bovino (vitelli da carne), ovicaprino e cunicolo.
Lo schema di decreto presentato infatti, che aveva ottenuto l’ok da parte della Conferenza Stato-Regioni, non è coerente con il nuovo DL Rilancio, bensì con una modifica ad esso apportato in sede di conversione in legge alla Camera, e ancora in iter di approvazione.
“Ciò significa – spiega il direttore di Confagricoltura Mantova, Daniele Sfulcini – che l’intesa raggiunta e sbandierata dal Mipaaf in realtà è stata acquisita su un decreto privo di alcuna base normativa. Un clamoroso autogol da parte dei funzionari ministeriali, che ancora una volta, con la propria superficialità, rallentano intollerabilmente provvedimenti importanti per i nostri imprenditori agricoli”.
Il decreto dunque è sospeso, e non potrà essere adottato se non dopo l’entrata in vigore della legge di conversione e l’attuazione delle relative variazioni di bilancio, che si prevede avverranno entro la fine del mese di luglio.
Il dubbio – spiega Sfulcini – è che non c’è nessuna garanzia che questa scadenza venga rispettata. Ancora una volta si naviga a vista senza indicazioni chiare da Roma.
“Una situazione inaccettabile – conclude Sfulcini – per chi ogni giorno lavora all’interno della propria azienda, rischiamo di perdere mesi quando l’emergenza è in atto adesso“.