REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Oltre cinquemila visitatori hanno animato il fine settimana di Caseifici Aperti, sabato 3 e domenica 4 ottobre, andando alla scoperta del Parmigiano Reggiano DOP negli oltre trenta caseifici sulle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova. Caseifici Aperti è stato realizzato nel rispetto totale delle norme anti-contagio, grazie al sistema di prenotazioni online e al tetto massimo di visitatori imposto per l’edizione 2020.
“Dopo mesi difficili – ha affermato il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – i nostri magazzini e le nostre botteghe sono tornati ad ospitare migliaia di persone affezionate al Parmigiano Reggiano. Un grazie speciale va a tutti quei caseifici che hanno scelto di lanciare un messaggio di speranza e a tutti gli italiani che l’hanno colto, in modo responsabile e sicuro”.
Visite guidate al caseificio e al magazzino di stagionatura, spacci aperti, eventi per bambini e degustazioni, uniti alla passione dei casari: un fine settimana alla scoperta della zona d’origine del Parmigiano Reggiano, delle sue terre ricche di storia, arte e cultura.
“Un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale, rimasto pressochè immutato da quasi mille anni – spiega il Consorzio in una nota -. Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte crudo, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi”.
Le visite alla produzione del Parmigiano Reggiano continuano anche dopo Caseifici Aperti, grazie alla sezione Prenota una Visita, presente sul sito web www.parmigianoreggiano.it.
(ITALPRESS).
“Dopo mesi difficili – ha affermato il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – i nostri magazzini e le nostre botteghe sono tornati ad ospitare migliaia di persone affezionate al Parmigiano Reggiano. Un grazie speciale va a tutti quei caseifici che hanno scelto di lanciare un messaggio di speranza e a tutti gli italiani che l’hanno colto, in modo responsabile e sicuro”.
Visite guidate al caseificio e al magazzino di stagionatura, spacci aperti, eventi per bambini e degustazioni, uniti alla passione dei casari: un fine settimana alla scoperta della zona d’origine del Parmigiano Reggiano, delle sue terre ricche di storia, arte e cultura.
“Un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale, rimasto pressochè immutato da quasi mille anni – spiega il Consorzio in una nota -. Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte crudo, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi”.
Le visite alla produzione del Parmigiano Reggiano continuano anche dopo Caseifici Aperti, grazie alla sezione Prenota una Visita, presente sul sito web www.parmigianoreggiano.it.
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