PEGOGNAGA – I pegognaghesi non ci stanno ad essere privati della presenza in paese delle Suore Sacramentine, pur rendendosi conto che essendo quello annunciato l’altra domenica dal parroco don Flavio Savasi, tramite lettura della decisione del Consiglio Generale dell’ordine bergamasco, sulla chiusura della casa di Pegognaga, sia pressoché irrevocabile. Molte le iniziative in proposito, tese a dissuadere ancora una volta la Superiora generale, messe in atto pressoché immediatamente, delle quali tuttavia si é subito costata la necessità di una cabina di regia per il coordinamento e convergenza. Tale sembra essere stata messa in atto. Lo riprova un nuovo comunicato stilato dai sacerdoti della parrocchia, letto da una ragazza in chiesa ieri mattina a conclusione della prima messa. Eccone il contenuto «Domenica scorsa abbiamo letto il comunicato dell’Istituto delle Suore Sacramentine. La notizia ha colpito tutti e sono partite le reazioni più disparate. Come Preti abbiamo ascoltato varie persone della comunità che hanno espresso giustamente il loro parere e le loro preoccupazioni pienamente condivisibili. Non possiamo scordarci che voler bene alle Suore e fare il loro bene significa aiutarle a vivere fino in fondo la loro scelta di vita religiosa – essere al servizio del Signore non dove si vuole o si desidera, ma dove l’Istituto manda -. TUTTAVIA CI SEMBRA GIUSTO e IMPORTANTE (maiuscolo originale del comunicato, n.d.r.) costituire una delegazione, che a nome della collettività vada a dialogare con la Madre Generale, consegnando le nostre perplessità su tale scelta. Ne prossimi giorni scriveremo una lettera condividendo il percorso e le idee anche con gli organismi dell’amministrazione comunale, organizzeremo un segno che coinvolga concretamente la maggior parte delle persone – si ipotizza qualcosa di diverso dalla raccolta firme già utilizzate anni fa (nel 2016, n.d.r.) -. Presto sapremo dare informazioni più precise».
Riccardo Lonardi