PEGOGNAGA – Dopo settimane di diatribe accese su stampa e social in tema di agevolazioni sulla Tari, a Pegognaga è stata trovata la quadra. La manovra descritta in consiglio comunale dall’assessore ad ambiente ed ecologia Giulia Caramaschi é stata, con sorpresa del pubblico che ha seguito in streaming la seduta, approvata all’unanimità. Fulvio Renusi, capogruppo della minoranza di centrosinistra RiAttiviamo Pego, si é così espresso «Siamo molto soddisfatti che vi siate presi in carico di agevolare le tariffe, anche perché noi é dall’anno scorso che suggeriamo di calmierare la Tari e finalmente avete preso in considerazione questa nostra proposta e agito in modo sostanzioso utilizzando i fondi statali. E’ di certo un palliativo, come ha detto l’assessore, non essendo un intervento che possa funzionare anche per gli anni successivi onde calmierare in modo definitivo le tariffe». Caramaschi aveva così introdotto l’argomento «Nella delibera “approvazione tariffe per il corrispettivo per i rifiuti in luogo alla TARI” approvata nel consiglio del 29 giugno, avevamo specificato che gli interventi agevolativi sarebbero stati adottati successivamente, giacché il decreto sostegni-bis non era stato convertito in legge, di conseguenza non era ancora ufficiale la ripartizione fondi destinati alla Tari. Con questa proposta di delibera approviamo gli interventi agevolativi sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Ciò si tramuta così in sconti nelle singole bollette: per le UD riduzione del 10% sulla quota fissa e del 9% sulla variabile, che si tramuta in aumento medio del 5,6% anziché del 15,67%. In termini assoluti l’aumento medio è di 9 €. Per le UND: riduzione del 15% sia sulla quota fissa che sulla variabile, tramutandosi così in aumento medio del 6,7%, ovvero 50 € in termini assoluti. Per le utenze dell’ex categoria 20 l’aumento è dell’1,87%, ossia 15 €». Caramaschi ha tenuto a sottolineare che dette agevolazioni «Si vanno ad aggiungere ai contributi per le imprese, 150mila euro stanziati nel 2020 e 70mila nel 2021, erogati tramite bandi, oltre all’agevolazione dello scorso anno di quota variabile per le utenze non domestiche chiuse nel primo periodo dell’anno, con importo coperto da fondi comunali, anziché ripartirli sui cittadini e con il bando Tea-aiuta per le utenze domestiche.
Riccardo Lonardi