Bocciato lo sciopero degli autotrasportatori previsto a partire da domani, 14 marzo. Ad annunciarlo è stata la Commissione di Garanzia degli scioperi per “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e richiama “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”.
La mobilitazione era stata annunciata dalle aziende di autotrasporto a livello nazionale per “cause di forza maggiore”, vale a dire il caro benzina, ma la Commissione lo ha bloccato. Con una comunicazione il commissario delegato Alessandro Bellavista frena sulla possibilità di avviare la mobilitazione. L’informativa inviata a Trasportounito-Fiap, e ministeri delle Infrastrutture e Interno rileva il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e richiama “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”.
Già ieri, con una nota pubblicata sul proprio sito internet Trasportounito aveva dichiarato che “la Commissione di garanzia scioperi nei servizi pubblici essenziali, pur essendo debitamente informata, ha preferito ignorare lo stato di grave necessità denunciando gli estremi di uno sciopero. In altre parole invece di valutare e intervenire sulla gravità della crisi in atto, ha preferito rispolverare i criteri di una anacronistica rigidità burocratica, in un momento in cui dovrebbe essere superata”. Secondo Maurizio Longo “la verità è che esiste una consapevolezza collettiva, espressa da parte di tantissimi imprenditori, circa la necessità di congelare l’indebitamento finanziario prima che sia troppo tardi”.
L’annuncio della protesta, nei giorni scorsi, aveva fatto temere il blocco delle merci, soprattutto dei prodotti alimentari, che ha determinato nelle ultime ore una corsa nei supermercati per accaparrarsi beni di prima necessità, dalla pasta alla farina all’olio, e dei rifornimenti di carburante.