36enne entra seminudo in palestra e semina il panico. Il sindaco: “va seguito psichiatricamente”. Insorge il centro sinistra

PEGOGNAGA – E’ entrato seminudo, con le sole parti intime coperte da una pezza, nella palestra comunale di via Verdi a Pegognaga dove si stava svolgendo una partita di pallavolo tra due squadre di giovani atlete.
E’ accaduto ieri intorno alle 18. Protagonista un 36enne di origine ghanese, ex dipendente del macello Inalca, non nuovo a queste situazioni. Appena entrato si è creato il panico visto che, nonostante fosse disarmato, ha iniziato a urlare di voler uccidere tutti.
Una donna ha cercato di tranquillizzarlo mentre venivano immediatamente chiamati i carabinieri.
E’ il sindaco Matteo Zilocchi a spiegare quanto è accaduto dopo questo momento. ” Sul posto sono intervenuti congiuntamente i carabinieri di Pegognaga e di Gonzaga. La persona è stata condotta in caserma, verso le 19 sono stato allertato dal maresciallo Gentile e mi sono recato in caserma in attesa dei sanitari. Sono arrivati i dottori Cillis e Lasagna, che ringrazio per aver prontamente risposto alla mia chiamata, i quali hanno accertato lo stato di forte agitazione della persona in attesa dell’ambulanza e della guardia medica” spiega il sindaco.
“La guardia medica, dopo aver fatto tutte le valutazioni necessarie, ha predisposto la richiesta di TSO (trattamento sanitario obbligatorio) per la persona, motivandola come affetta da agitazione psicomotoria, in stato di alterazione maniacale, abuso alcolico e atti osceni in luogo pubblico. Il ragazzo ghanese non è residente a Pegognaga e non lavora più al macello, questo è doveroso sottolinearlo. Da giorni, dopo l’altro episodio del 21 aprile scorso, è senza fissa dimora. Più volte attraverso i controlli della Polizia Locale gli abbiamo proposto di attivare un aiuto, non ultimo ieri mattina, ma si è sempre rifiutato. Ora è fondamentale che venga seguito dal punto di vista psichiatrico” conclude Zilocchi.
L’episodio del 21 aprile scorso è quello in cui il 36enne, dopo aver girato nudo per alcune vie di Pegognaga, è entrato in un bar.
Sull’episodio dura la presa di posizione delle forze di centro sinistra con Riattiviamo Pego,  Pd locale e Movimento Cittadini Attivi che scrivono in una nota: “Quello che è successo a Pegognaga è di una gravità inaudita. Peraltro, questa è la seconda volta che la stessa persona si rende protagonista di questi incresciosi episodi. Leggiamo che il sindaco sostiene che non è cittadino di Pegognaga, anche se diversi cittadini l’hanno visto girovagare per il nostro paese in questi giorni. Se fosse successo qualcosa di grave alle nostre ragazze che differenza avrebbe fatto la residenza? Dobbiamo aspettare che accada l’irreparabile? L’Amministrazione comunale dov’è stata? Perché non è accaduto nulla dopo il primo e già grave episodio? L’Amministrazione Comunale e l’assessorato ai servizi sociali hanno sotto controllo la situazione? Va assolutamente evitato che la nostra comunità, soprattutto i più giovani, sia esposta a dei rischi gravissimi. Chiediamo e pretendiamo, a nome dei cittadini di Pegognaga, che venga garantita sicurezza e capacità di affrontare i disagi psico-sociali con maggior determinazione, mettendo in campo tutti gli strumenti utili per non lasciare irrisolti problemi rilevanti” conclude la nota.