PEGOGNAGA – Pane e lavoro. A Pegognaga i soci del Gruppo Amatori Trattori d’Epoca hanno celebrato così la Festa della Repubblica.
Lo storico slogan, nel secolo scorso non era solo un proclama sindacale, ma un’urgente necessità. Lo sanno bene i soci del Gate, tutti pensionati, già figli di operai, braccianti, salariati in cronica difficoltà non solo per le conseguenze della guerra, ma anche per le condizioni di severa povertà, che con il supporto dei risorti sindacati proclamavano i diritti primari invocando “Pane e lavoro”.
Nel ricordo di quelle condizioni di sofferenza collettiva sociale, al cospetto in questo secolo della sofferenza delle popolazioni colpite dai disastri idrogeologici, ma anche da condizioni di diversa abilità, il Gate, predisposto al volontariato per beneficenza, hanno acceso i propri forni a legna di corte Serraglio a Pegognaga, per produrre 400 copie di pane casalingo, destinandone il ricavato per un’opera benefica. «Ci siamo messi al lavoro – spiega Oreste Caramaschi, presidente del sodalizio – per alleviare un poco la sofferenza di coloro che sono meno fortunati. Come meglio celebrare il 2 giugno?». Idea che ha riscosso non solo l’entusiastico consenso ma anche la diretta partecipazione dei soci, che si sono rimboccati allegramente le maniche: Erminio Melli, Franco Facchini, Roberto Gemelli, Saverio Russo, Vanni Callegari, Armando Benassi, Abele Melli, Franco Montanarini.
Riccardo Lonardi