OSTIGLIA – Si dicono delusi i portavoce del M5S Tiziana Beghin, Andrea Fiasconaro e Alessandro Incorvaia dalla risposta della Commissione Europea in merito all’ampliamento della centrale di Ostiglia. Dello stesso avviso anche il Comitato Cittadini per l’Ambiente di Ostiglia.
“Ci sembra che la Commissione non sia entrata nel merito, demandando al Governo italiano ogni scelta, oltre a non avere individuato nemmeno la violazione del diritto ambientale UE“, affermano dal Comitato. “Una risposta, quella del Commissario europeo all’ambiente Sinkevicius, che non dice nulla – commenta Alessandro Incorvaia attivista M5S di Ostiglia -. L’ultima considerazione evidenzia la solita frase di chi non vuole prendersi la minima responsabilità davanti a una scelta. La risposta sottolinea, inoltre, che la Commissione non ha mosso un dito per accertare la situazione”.
Dura critica anche da parte dell’eurodeputata e capo delegazione M5S, Tiziana Beghin: “Sulla salute e l’ambiente non si transige. I requisiti imposti dalle direttive europee non valgono solo per i nuovi progetti, ma anche per gli ampliamenti di centrali esistenti. E questo emerge chiaramente dalla risposta che la Commissione europea ha fornito alla mia interrogazione sulla centrale di Ostiglia. Con l’esecutivo europeo che ha anche ordinato di stimare l’impatto dell’ampliamento della centrale sul vicino sito Natura 2000 di Isola Boschina”. “La risposta della Commissione non ha prodotto certo il risultato sperato -continua il consigliere regionale M5S, Andrea Fiasconaro – tuttavia il passaggio riguardante il PM10 pone un tema interessante, che a mio avviso, le autorità nazionali, regionali e locali dovrebbero affrontare con estrema attenzione. Il passaggio fa riferimento ai requisiti previsti dalle conclusioni sulle BAT, per i grandi impianti di combustione, che si applicano anche alla parte ampliata dei nuovi impianti. Passaggio ancora più importante – spiega Fiasconaro – nelle aree in cui le concentrazioni di determinati inquinanti nell’aria superano già i valori limiti prescritti dalla direttiva UE. Il territorio di Ostiglia è di fatto già sotto stress per l’inquinamento ambientale a cui se ne andrà ad aggiungere altro, pregiudicando la salute dei cittadini. Un aspetto riconosciuto, nonostante tutto, anche dalla Commissione”.